Inizio dicembre , un furioso vento di libeccio , ma qui si chiama garbì, raffiche che fanno sbattere anche i pensieri.
Cento anni fa nasceva Maria Callas , il miracolo di una voce che accompagnò , seducendomi per sempre , la mia vita di melomane.
Avevo quindici , sedici anni e al Comunale di Firenze per me lei fu Violetta , Lucia , Elvira ….per sempre.
Ancora adesso quando sento la sua voce , magari mentre guido in macchina o cambiando la stazione di una radio se mi arriva inconfondibile quel suo canto unico , intimo e irripetibile ho come un brivido di sospensione.
Lei “era “ quello che cantava , gli agiografi dicono che fosse la sua anima greca , i musicologi che era una perfetta macchina musicale dotata di un sublime orecchio e di una ferrea volontà di studiosa , quello che l’hanno divinizzata e magari non l’hanno mai sentita davvero , la definiscono comunque “divina”.
Aveva quel carisma raro , che ho trovato solo un’altra volta nella mia vita di spettatrice e chi mi legge sa benissimo di chi parlo , di inghiottire la scena entrando in palcoscenico.
C’era solo lei , ogni suo gesto era naturale , si annullava nel ruolo e pareva che tutto fosse così spontaneo da sembrare impossibile che potesse essere frutto di studio metodico e attento .
Immolarsi nel personaggio , perdersi e diventare tutt’uno con le sue eroine e noi a soffrire e gioire insieme, finché abbiamo potuto condividere il miracolo della sua voce unica.
Sarebbero cento anni oggi , dal giorno della sua nascita .
E’ vissuta troppo poco sulla scena , icona assoluta del suo tempo , bellissima e raffinata quando ormai il suo misterioso strumento si stava appannando , per me sempre quella signora imponente che mi rivolse la parola in camerino al Comunale
Era ancora avvolta nelle sue vesti di Elvira dei Puritani , ricordo il velluto e il visone del suo splendido costume.
Non mi ricordo cosa mi disse , ero imbambolata e commossa per il fatto che la mia madrina , viola del Maggio , mi avesse portato da lei.
Ricordo la sua voce gentile , veneta e melodiosa , un colpo al cuore che ho ancora dentro di me , una visione stupenda , carissima magica Maria.