Finalmente un bel concerto sinfonico nella mia città perché la musica dal vivo , anche se non di qualità eccelsa è sempre qualcosa di più vicino all’anima che non le bellissime ore passate davanti allo schermo della televisione , magari a sentire musica eccelsamente eseguita , ma il calore umano ( anche se con una piccola defaillance dei fiati ) ha dalla sua il palpito della vita vera..
Inoltre una scoperta davvero entusiasmante : una giovane violoncellista che ha già bruciato molte tappe e che vedo proiettata verso un futuro internazionale sicuro.
Erica Picciotti , un archetto ispirato , una musicalità prepotente che ha galvanizzato tutta l’orchestra e mentre suonava ho pensato ad un mito lontano , quella magica Jaqueline Duprè troppo presto
perduta al mondo e mi piacerebbe sentire Elgar suonato da questa bella ragazza ventenne che forse presto sarà troppo celebre per tornare da noi.
Anche il direttore d’orchestra ungherese dal nome quasi impronunciabile , non più giovanissimo ma con un bel bagaglio di esperienze internazionali ci ha regalato una Quinta con piglio sicuro e come sempre succede , quando la guida è precisa anche la nostra orchestra marchigiana da il meglio di sé.
Gyorgy Gyorivanyi Ràth è il suo nome , ahimè da me privato di tutte le punteggiature necessarie , mi dice il Direttore artistico che a suo tempo fu anche protagonista di un film di Dario Argento.
E’ cominciato bene questo progetto che si protrarrà per tutta la primavera purtroppo in una sede inadeguata , un vecchio piccolo teatro per il quale a suo tempo feci tante battaglie e che al massimo più servire come contenitore per eventi scolastici.
Ma tant’è. Non si può avere tutto dalla vita .