Non sono proprio entrata nel club , ma sembra che questa settimana non ci sia proprio niente da guardare in tv, leggo pigramente un libro non proprio avvincente e finisco per riaprire la tv .
Una elegantissima Giorgia , una specie di virgola chic nel vestito anni venti tira fuori da un bauletto gli antichi reperti : le musicassette!!
Mi scatta allora una memoria dolcissima :le “Mammamix “che mio figlio mi faceva per quando guidavo tante ore e che mi servivano per farmi compagnia .
Le sue cassette per mamma erano un regalo per i miei gusti difficili ai quali il figlio scapestrato era però decisamente attento : non so neanche dove siano finite e quando le ho buttate via , ma di sicuro ricordo che c’era Alleluhja di Leonard Coen cantata da uno strano ragazzo il cui nome non ricordo e c’era Vedrai di Claudio Baglioni , poi tutte scelte particolari che adesso mi si confondono nella memoria.
Per quanto riguarda quel poco di festival che ho intravisto mi sorge spontaneo uno strano commento : forse i testi vogliono mandare messaggi , ma io non capisco le parole , questi giovani non sanno cantare , usano il microfono come strumento di modulazione della voce per procurare effetti , ma le parole spesso rimangono in un mix di allitterazioni scollegate.
Non così la mitica Giorgia da cui avevo cominciato la mia piccola cronaca : lei sa cantare davvero , da quello scricciolo escono note vere , sapientemente modulate . Avercene di cantanti così, ovvero l’unica Giorgia che vorrei.