Se ne è andata anche la seconda metà della coppia straordinaria dei fratelli Taviani , dopo Vittorio anche Paolo è andato a raggiungere quel fratello con il quale hanno regalato al cinema italiano una serie di film molti dei quali capolavori che sono stati apprezzati in tutta Europa ,il loro era un cinema civile ,colto e politicamente impegnato.
Dal primo ricordo che ho del loro cinema “San Michele aveva un gallo” fu la rivelazione del modo di lavorare in coppia dei due fratelli fino al film premiato a Berlino “Cesare deve morire” , girato nel carcere di Rebibbia con i detenuti in veste di attori scespiriani tutta una serie di capolavori tra i quali il mio amato La notte di San Lorenzo ambientato nella campagna toscana , Kaos tratto da Pirandello e citando a memoria lo straordinario Padre padrone che fu premiato con la Palma d’oro a Cannes.
I premi li prendevano più all’estero e anche l’ultimo film , girato dal solo Paolo perché Vittorio ci aveva lasciato “Leonora addio” è un film bellissimo che purtroppo troppi pochi hanno visto .
Avevano un modo particolare di lavorare in coppia e pare che fosse difficile capire che dei due aveva girato una scena o chi l’altra.
Io li ho molto amati ,anche nelle opere meno apprezzate dal pubblico , la loro ispirazione sempre alta nell’impegno civile non sempre trovava anche nella critica più aperta opinione concorde per apprezzarne la qualità filmica.
Con i Taviani se ne va un modo di fare cinema mai spettacolare e sempre elegantemente riconoscibile nella forma classica , privo di effetti speciali, basato su storie che avevano sempre un forte
richiamo all’origine letteraria del testo.
Un modo di fare cinema intelligente e raffinato , spero che i giovani possano avere l’occasione di celebrarli degnamente con adeguate rassegne in ricordo.