La domenica delle palme . quest’anno si legge la Passione di Marco , quei pochi che ancora vanno il chiesa sanno che è una lettura diversa a seconda degli anni liturgici.
La storia è breve , ma verso la fine una frase mi colpisce : “e avvolto nel lenzuolo lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.”
Davanti agli occhi mi è apparsa l’immagine dei tanti , troppi lenzuoli in cui si avvolgono i corpi dei morti che quasi indifferentemente ogni giorno ci mostrano le news delle televisione.
Ho pensato che forse sarebbe stato meglio non parlare dopo quella lettura , il silenzio sarebbe stata le migliore delle forme di meditazione.
Poi a casa ho visto in televisione il Papa in silenzio , lo sgomento dei vescovi affaccendati intorno a lui , piazza San Pietro muta e in attesa e ho pensato che quel vuoto , senza omelia di circostanza , per quanto sarebbe stata comunque una pagine di alto valore spirituale , era comunque poca cosa di fronte a quel silenzio pesante e pieno di significato.
Probabilmente quel povero vecchio stanco , provato dalla malattia non aveva abbastanza fiato per leggere e già altre volte aveva fatto leggere ad altri il suo pensiero di circostanza ma quel vuoto mi è sembrato così tanto voluto e tanto importante da segnare più di tante parole il peso della rievocazione di una pagine di storia crudele di una morte di croce di un povero ebreo che poi avrebbe segnato la storia nei secoli a venire.