Occhio al calendario

Tutte uguali le  foto dei concerti pucciniani di Jonas Kaufmann voluti dalla Sony per reclamizzare e sponsorizzare la vendita di quel Cd azzeccato nel titolo che risponde al nome di Puccini Love affair.

Sarà sicuramente un buon lancio commerciale ed è probabile che ne esca anche qualche premio a coronare la riuscita dell’operazione.

Articoli e foto con sfondi diversi non cambiano il risultato : ovviamente i duetti pucciniani sono capolavori e non dubito che riescano sempre ad emozionare le folle di ammiratrici vecchie e nuove , che accorrono a riempire i teatri tedeschi e non solo.

Un’occhiata al benemerito sito Unofficial  del tenore mi dice che ne mancano ancora un paio , di cui l’ultimo a Milano con la Diva Netrebko e poi di corsa a vestire ancora una volta i panni di Alvaro nella Forza , riconfermando il terzetto garantito sicuro con il sodale Tezier ,peraltro i tre già ascoltati insieme a Londra nella stessa opera.

Un’occhiata al programma futuro mette in evidenza la sola impresa interessante : i Pagliacci a Vienna , poi tutta una serie di “ non confirmend ”ipotesi in giro  per il mondo fino all’impegno del neo Dirigente del Festival di Erl in Tirolo.

Vaghe altre ipotesi estive a Monaco , insomma un lento e intelligente distacco dai frenetici calendari di un tempo che mi confortano perché l’intelligenza del tenore non è venuta meno col passare degli anni ed ho bene in mente i suoi calcoli di matematico mancato quando misurava i minuti di canto del Fidelio ( sono 23 ) e i pochi minuti del primo atto del Parsifal con la sola noia di stare in scena per tanto tempo.

Ha cantato praticamente tutto quello che gli piaceva cantare , a me rimane il rimpianto che non abbia cantato Il ballo in maschera quando ne aveva la possibilità e l’avere abbandonato il Trovatore dopo la infelice regia di Olivier Py.

Mi ha sempre divertito la sua antipatia per Pinkerton  anche se adesso con il concerto spezzatino ne riprende felicemente le bellissime erotiche arie.

Passa in questi giorni sul canale Classica il suo Dick Johnson magro come un’acciuga di Vienna e quando voglio provare ancora un brivido quasi nuovo mi rivedo la Turandot viennese o la fantastica Die tote stadt di Monaco.

Spero ancora che nel gioco dei calendari incrociati riesca a cantare di nuovo con Asmin Grigorian , è una di quelle che gli danno davvero soddisfazione come la mia adorata Maria Agresta , ogni tanto anche al consumato grande cant-attore la partner dice qualcosa di più ( e si capisce).

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