Senza che noi ce ne accorgiamo scompaiono cose fino a ieri comunissime.
Comincio dalla prima . la più banale : non si trovano più i calendari , quelli classici che si appendevano in cucina , con le domeniche e le feste comandate evidenziate bene in rosso : te lo davano al supermercato , in farmacia , te lo regalava la banca che ti sommergeva anche di agendine .
Il classico calendario non c’è più , non lo regala più nessuno e ho finito per andarmelo a comprare dal tabaccaio perché mi faceva brutto quel chiodo solitario vicino al frigorifero .
Seconda scomparsa :vado dal solito tabaccaio e chiedo un francobollo . Mi guarda storto e mi dice : non li teniamo più , vada alla Posta .
Ma io ho ancora una vecchia amica che puntuale come una cambiale mi manda ogni anno da una sperduta isola tra l’Inghilterra e l’Irlanda il suo allegro cartoncino e ogni anno devo girare parecchi tabaccai prima di trovarne ancora uno caritatevole e gentile che non mi spedisca con fare sgarbato alla posta…
Poi avviene che chiuda l’ultima cartoleria ben fornita dalla quale compravo una strana cosa obsoleta : il reffil di ricambio per la mia preziosa biro griffata.
Non esiste più l’ipotesi di trovare reffil di ricambio , ovviamente le biro si buttano quando finisce l’inchiostro , non c’è storia .
Mi sembra di vivere in una vecchia striscia del Corriere dei Piccoli nella quale si raccontava dell’Arcivernice che faceva scomparire le cose ….ma forse ricordo male perché forse in quel caso le cose finte diventavano vere.
Ho letto da qualche parte quante cose non servono più perché tutte sostituite da un banalissimo smartphone . Le elenco con tenerezza :
l’orologio , la sveglia , la calcolatrice, ia macchina fotografica , il barometro , il termometro , il notes per gli appunto , la radio , il registratore , il regolo , il giradischi , la cinepresa , la pila e sono sicura che l’elenco è sicuramente molto più lungo .
Tutto questo nuovo modo di considerare le cose però ha in sé un pericoloso nemico . Se una volta si diceva : quello che conta è la salute adesso bisogna aggiungere “le password” e i PIN.
Perché senza i tuoi identificativi sei fregato , non sei più nessuno.
Per prudenza io ho da qualche parte una vecchia rubrica ingiallita con i numeri telefonici, non si sa mai , anche se per la verità più della metà di quei numeri proprio non servono più , sono spariti insieme ai loro proprietari.