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Quarantadue euro ben spesi! Non capita tutti i giorni di ascoltare bellissima musica da camera in una sala della Alte Pinakothek di Monaco e se giravo lo sguardo a sinistra vedevo un gentiluomo del Tiziano e a destra uno del Giorgione , tante per citarne solo due . Nella sala vicina una Sacra famiglia di Raffaello , una Madonna di Leonardo da Vinci , un gran Filippo Lippi e tralascio i Tintoretto e tutti gli altri capolqvori che mi guardavano mentre ascoltavo un fantastico trio. Nella mia sublime ignoranza musicale ad una prima scorsa al programma salvo Franz Schubert gli altri nomi mi erano ignoti. Poi piano piano l’incantevole ascolto e la bellezza dei luoghi mi hanno spinto a cercare di leggere le note del programma. Adesso il mio scarsissimo tedesco è però sufficiente quando si parla di musica e lentamente sillabando praticamente ogni parola (e ce ne sono di lunghissime tipo Gewandhauskapellmeister) ho capito quasi tutto degli autori per me fino a stasera sconosciuti.
Non voglio fare la saccente ma mi pare doveroso perlomeno citarli tutti in rigoroso ordine cronologico cominciando dal titolo del programma: Deutsche Romantik für Klarinette , Horn und Pianoforte . Musiche di Franz Lachner , Franz Schubert , Norbert Burgmüller, Robert Kahn e Carl Reinecke. Tutti pezzi bellissimi e bien spiegati , quello che mi ha commosso di più il Duo di Burgmüller , un musicista morto a 27 anni , amico di Schubert. Anche questo concerto faceva parte del Festival e i tre musicisti fanno parte sia dell’orchestra del Bayerischestaatsoper che della Hocschule für Musik, li cito tutti e tre perché ne vale davvero la pena : Markus Schön, Johannes Dengler e Joseph Breinl. Non volendo fare la giapponese in cotanto contesto ho ritenuto impossibile fare una foto durante il concerto , ma quando alla fine ho chiesto ai tre giovani se li potevo fotografare mi hanno detto di si , tutti e tre abbastanza contenti della mia richiesta.
Dopo una mattinata passata al tavolino del mitico Brenner dal quale ho visto passare praticamente tutti i cantanti e i direttori d’orchestra sulla piazza mi sono riscattata culturalmente col bel concerto della sera facendo anche una bella camminata sia all’andata che al ritorno fino a Koenigsplatz con un tempo bellissimo anche se i bollettini davano pioggia e mi sono portata a spasso l’inutile ombrello che invece avrei dovuto portarmi la sera prima quando sono arrivata in albergo bagnata come un pulcino.