Cancellatura

Avevo scritto un post molto tranquillo nel quale raccontavo un vecchio aneddoto familiare , quando i miei figli avevano una certa passione e compravano innocui souvenir nei loro viaggi estivi  , souvenir che non nomino sennò l’algoritmo mi cancella di nuovo!

C’era anche un finalino  edificante  , tipo vecchio tema scolastico.

Tutto era nato da una riflessione circa la propensione giovanile che drammaticamente porta a fatti criminali , infatti molto spesso finiscono male , molto male ,le liti fra certi giovanissimi.

Ma la piattaforma nella quale trasferisco i miei post , su cui liberamente trascrivo mi ha rimosso sia sullo spazio del mio nome che su quello che porta il nome del mio blog.

Ho fatto appello perché ritengo che si sia trattato di un equivoco , il post bastava leggerlo , cosa che la macchina del controllo sicuramente non fa .

Ironia della sorte vuole però che sulla piattaforma di cui sono padrona , pago il mio spazio nel web regolarmente , il post c’è ancora e che qualcuno volesse misurare la poca intelligenza del controllo di una macchina può andare tranquillamente a leggerlo.

Ho fatto ricorso , chissà se a un controllo meno superficiale mi daranno ragione !

Mi resta un dubbio se la censura sia avvenuta sulla foto che ingenuamente avevo messo sul titolo che non nomino o se la parola fa***sta sia stata l’origine della cancellatura .

Coltelli

Qualche giorno fa nel riordinare gli scaffali di una libreria che ha anche dei piccoli spazi chiusi ho trovato una misteriosa busta di plastica di cui non ricordavo il contenuto.

Quando l’ho aperta ho scoperto che conteneva tutti i coltelli che avevo sequestrato nel tempo ai miei tre figli , al tempo della loro adolescenza.

Li compravano ovunque andavano : in Grecia , in Sardegna , in Corsica e ovunque andavamo con la barca .

Coltelli a scatto , a serramanico , tipo scimitarra  e io regolarmente glieli sequestravo tra le loro proteste.

Evidentemente esiste nel maschio , anche se acculturato , il richiamo dell’arma bianca anche se nel mio caso spesso si trasformava nell’acquisto di temperini -souvenir.

Ma io li sequestravo lo stesso , mi facevano paura quegli oggetti taglienti e ce n’era anche uno , reperto storico di divisa fascista , appartenuto a qualche avo che doveva sfoggiarlo durante il Ventennio quando di doveva mettere la divisa- pagliacciata con la camicia nera.

Di tutti gli oggetti sequestrati è obbiettivamente il più bello , perché è un pugnalone con la M di Mussolini di smalto sull’impugnatura.

Perché oggi scrivo di questo ritrovamento ? 

Lo faccio perché leggo continuamente tragiche notizie di cronaca di giovani vite stroncate da coltellate assurde, girano con il coltello da cucina in mano e si uccidono in un tempo che sembrerebbe ultra-tecnologico e invece si rivela ricaduto in un regresso tribale.

Questo regresso di stampo fascista emerge nei ragazzi , a volte forse inconsciamente , ma non è per questo meno preoccupante.

Io che forse per tanti altri motivi forse non sono stata la mamma perfetta cui tutte aspiriamo di essere mi sono sentita orgogliosa di quella vigilanza lontana , anche se era sicuramente una precauzione inutile , conoscendo poi quello che quei ragazzi sarebbero diventati da grandi.

La deportazione

La visione dei centri di detenzione in Albania per immigrati sono la realizzazione di un incubo secondo solo all’idea della chiatta inglese nella quale dovevano restare i poveri cristi da rimandare in Ruanda.

Non so bene se queste idee folli e al limite della più elementare legge di rispetto della vita umana siano viste come soluzioni per risolvere ( ?) il dramma dell’emigrazione clandestina o se siano solo frutto di ciniche menti che vedono in un facile e pericoloso consenso elettorale la soluzione di problemi che sicuramente non attraverso queste inusuali soluzioni si potranno risolvere .

Infatti Starmer , premier inglese laburista , ha immediatamente fermato la folle idea “ dell’Hotel Ruanda” anche se adesso pare sia interessato all’’immaginifico progetto Meloni per cercare di dare una risposta al  vero problema  e che la stramba idea  sia utile per controllare il flusso di immigrazione senza freni che preoccupa i settori meni acculturati della pubblica opinione.

Sono in viaggio i primi sedici disgraziati maschi adulti che avevano , almeno così pare , i requisiti per essere le prime cavie umane da imprigionare temporaneamente in quelle prigioni a cielo aperto che altro non sono sia il piccolo Hotspot che il centro vero che dista una ventina di chilometri dal mare.

La brulla collina grigia che sovrasta quello che fu un mini aeroporto militare in tempo di dittatura ha un aspetto respingente , come lo hanno i moduli prefabbricati che lo compongono.

A mio avviso siamo in una dimensione  allucinante di fantascienza e spero solo che tra cavilli e leggi male interpretate questo progetto folle svanisca sul nascere.

Il solito pensatore al servizio del potere dichiara , senza vergognarsi , che questo sistema di detenzione filtro  potrà servire come strumento di deterrenza , come se nel lontano Bangladesh , o in altri villaggi lontani  ci sia lo possibilità di conoscere questo assurdo destino che potrebbe portare dei disgraziati che hanno sfidato deserti , montagne e Mediterraneo dal desistere nelle  loro fughe da dittature e miseria e quindi utile a fermarne l’esodo di disperazione perché a conoscenza di questo ennesimo trabocchetto che verrebbe loro riservato all’arrivo in Italia.

Spero che l’asino cada sul costo enorme dell’operazione che vede polizia , carabinieri , esercito , magistrati , guardie carcerarie , marina militare , avvocati e via elencando  impegnati in un progetto che seguito a considerare demenziale nonché perverso.

Rivisitazioni

Dopo la splendida Turandot prosegue l’omaggio a Puccini su Classica HD con la Tosca.

Vedere a distanza ravvicinata due opere rivisitate nell’allestimento mi ha messo davanti all’evidente dilemma se valga la pena di stravolgere la storia rendendola nell’intenzione di più facile gradimento o se invece queste operazioni siano utili solo al regista che le propone.

Ebbene la mia risposta è semplice : non esistono allestimenti giusti e allestimenti sbagliati , esistono quelli belli e quelli brutti e il confine è nel buono o nel cattivo gusto dei medesimi.

Della Turandot avevo tanto parlato quando la vidi a Vienna lo scorso anno , rivederla mi ha solo confermato che è stata bellissima , che il recupero integrale del finale di Alfano ( non quello tagliato arbitrariamente da Toscanini) rende la storia molto più credibile e forse spiega anche il misterioso appunto di Puccini “ e adesso Tristano” ,certo ci vogliono cantanti- attori all’altezza e a Vienna c‘erano sicuramente.

Diverso è il discorso della Tosca di Salisburgo del 2018 , volgarmente piena di coup de théatre inutili  nel finale , non mi era piaciuta allora e confermo la mia impressione rivedendola ,
se aggiungo che questa estate ho visto a Monaco una Tosca ancora più brutta penso che il peggio non ha mai fine.So che la rassegna continuerà con  allestimenti più datati , so già che alcuni saranno interessanti e altri meno, sarà comunque bello 

Incubi della notte

Ormai sono pronta a tutto : alla vittoria di Trump in America , alla sconfitta totale del povero ex comico Zelensky che si è trovato a fare davvero il presidente della repubblica in Ucraina e che adesso deve arrendersi allo Zar Putin che vuole ricostruire la santa Russia e pensare che con valide iniziative diplomatiche , forse , il problema delle regioni russofone del Donbass avrebbero potuto essere amministrate con un sistema misto di accordi ( come il Sud Tyrol e l’Italia) senza il terribile spargimento di sangue e di dolore che quella guerra sta ancora provocando.

Sono pronta a vedere retrocedere le truppe Onu di pace nel Sud del Libano , tanto quell’altro omicida di Netaniahu vuole annettersi una bella fetta di Libano  e sono anche pronta a  vedere l’ultima traccia di umana pietà a Gaza.

Di notte tutto si ingigantisce , poi la mattina arriva e porta con sé la sensazione che il mondo andrà ancora avanti , che le nuove generazioni siano più mature di quella che l‘ha immediatamente preceduta, perlomeno nel nostro Occidente .

Aldilà dell’angoscioso momento storico attuale ho la sensazione che i ragazzi siano più consapevoli della necessità di fermare lo scriteriato sfruttamento del territorio messo in atto nelle politiche del secolo scorso .

Leggo di meravigliose nuove scoperte della scienza , la ricerca che avanza anche grazie  al risultato che ha portato in tempi miracolosi a trovare il vaccino anti Covid, leggo di progressi sulla cura delle malattie del cervello e di chi sta cercando addirittura strade nuove per arrivare a debellare l’infarto .

Di giorno mi pare che il  mondo abbia ancora un futuro  , il guaio è che le notti si susseguono sempre troppo veloci.

Pubblicitaria

Capita alle vecchie signore di tenere la televisione accesa , magari senza vederla , ma per farsi compagnia.

Diventa qualche volta anche un rimedio all’insonnia nelle lunge notti nelle quali l’arrivo dell’alba diventa un sollievo.

Si diventa così anche esperte di pubblicità anche se la pubblicità “del dolore” ormai ha superato ogni soglia di effetto.

Un giorno mi sono divertita a contare quante volte  ( e tutte per nobili motivi ) avrei dovuto versare ogni mese dieci euro . Sono arrivata a dieci mal contate , evidentemente con tanta richiesta non fanno più nessuno effetto.

Un certo effetto di scongiuro fanno invece quelle che pubblicizzano le donazioni testamentarie, ormai nascono come i funghi dopo un temporale estivo.

Poi ci sono quelle che entrano in testa come il misterioso “ un buon sistema letto” che non si sa assolutamente cosa vuol dire oppure “provala, dai! “offrendo una visione respingente di cioccolata sciolta..

Poi ci sono quelle che invitano all’ignoranza : che te ne fai dei classici ? Vendili che è meglio , così  si cresce meglio con gli occhiali da sole nuovi!

Ormai come faceva la mia vecchia mamma che con la radio ci parlava io adesso parlo alla tv e sono cattivissima quando sbagliano la dizione e gli accenti ; da ex regista teatrale urlo per le “è “ aperte a sproposito e anche di quelle egualmente chiuse a caso.

Mi hanno spiegato ( nipoti informati ) che alcune sono fatte apposta per ricordare meglio  il prodotto.

Io non ci credo perché l’irritazione supera la memoria e l’effetto , se mai c’è viene azzerato automaticamente.

Però ogni tanto il pubblicitario geniale l’azzecca davvero e di quegli spot serbo gelosa memoria ,come quella del bambino vestito come Darth Fener che con le manine tenta di accendere i fari della macchina da dietro i vetri del salotto o quella del signore che rimprovera la moglie di tutto perché non usa il tablet e lei glielo passa quando chiede la carta igienica .

Niente da dire , anche in pubblicità può esistere  del genio.

Oggi

Sfilavano a milioni sulle strade a Tel Aviv  , un popolo democratico che protestava contro una riforma voluta da un governo impopolare guidato da un premier corrotto , e questo sembrava il problema .

Poi la furia : il 7 ottobre arrivò dal cielo e per terra la Morte e la follia. 

Sulla folla giovane che festeggiava in un  rave , sui tranquilli kibutz confinanti con Gaza e fu l’orrore indicibile che solo un terrorismo cieco aveva potuto concepire .

Ci furono colpe in chi doveva vigilare sul fragile popolo contornato da nemici che lo hanno sempre considerato un intruso nella antica terra di Palestina?

Dove era il Mossad , il famoso servizio segreto ? Dove era il potente esercito più preoccupato di difendere i territori della Gisgiordania nella quale una politica ultra conservatrice spingeva i coloni ad allargarsi oltre il dovuto ?

Gli errori furono tanti e il più grave doveva ancora avvenire . e così per difendere il governo e  lo stesso premier corrotto si scatenò la vendetta su Gaza. 

Gli ostaggi furono il motivo iniziale per cui si cominciò col radere al suolo Gaza City e poi in un crescendo parossistico l’intera striscia divenne un paesaggio lunare nel quale i suoi due milioni di abitanti furono sballottati da nord a sud divennero le vittime sacrificali di una folle idea di vendetta .

Sono più di quarantamila i morti , di cui una parte enorme di donne e soprattutto di bambini colpevoli solo di essere palestinesi e di vivere in un maledetto angolo di mondo sotto il quale il terrorismo dei fanatici di Hamas aveva sadicamente costruito un reticolo di tunnel , soprattutto sotto scuole e ospedali in modo da colpire con ferocia i poveri abitanti che nella loro misera vita vivevano confinati da un accordo sbagliato che sembrava renderli inoffensivi.

Oggi , dopo un anno esatto la situazione è notevolmente peggiorata : Israele è in guerra con il Libano ,( ancora ricordo la delicata eleganza di Beiruth quando visitati la bellissima terra dei cedri ) con Hesbollah forte del supporto del potente regime degli Ayatollah iraniani , la Syria è nemica e i poveri siriani che da li fuggirono ci stanno tornando con il povero materasso , unica loro ricchezza , sulla testa.

La scusa del recupero degli ormai circa cento ostaggi ( ma saranno ancora vivi?) rende tragica ogni giustificazione del proseguimento di una guerra crudelmente inutile.

Oggi si aspetta la risposta di Israele all’attacco iraniano di qualche giorno fa , è guerra totale e il Papa indice un giorno di digiuno e preghiera per la pace .

L’ONU non esiste più , la Nato non  prevenuta e potrebbe anche vincere Trump .

Intanto in Ucraina hanno trovato dieci soldati nord-coreani uccisi tra le file di Putin .

Dove andremo a finire ?

Austria ex-felix

Vogliamo parlare del rigurgito xenofobo austriaco? Chi conosce un po’ di storia si ricorda bene che a Vienna c’era stato un sindaco xenofobo agli inizi del secolo  scorso , tutti però sappiamo che un tempo l’Impero Austro-Ungarico radunava al suo interno tante etnie e c’era Musil che scriveva della  Azione Parallela ,c’era il grande fervore intellettuale che generava Maher , Sweig , Klimt, Freud e via elencando.

Oggi l’Austria piccina , che conta tutto sommato così poco .grande più o meno come le Toscana, si permette di votare per un “partito della libertà” che è una patetica recrudescenza di nazismo e con questo va allegramente a ingrossare le file sovraniste di quella parte di Europa orrenda , dalla quale anche noi non siamo immuni.

Io amo l’Austria , la sua civiltà , l’ordine delle sue belle strade viennesi , la pulizia delle sue montagne , sarà un caso ma nei mei sempre più scarsi progetti di viaggio c’è ben due volte quello che per me è ancora un paese civile , almeno così pensavo.

Ma quale Austria profonda può avere paura del “diverso” se ne accolgono così pochi e con tante restrizioni ?

Possibile che il ricordo dell’Anschluss sia così evaporato nelle teste dei giovani  immemori ?

Spero ancora che ci siano nella società e nella politica gli anticorpi necessari per arginare questa deriva orribile .

Ho letto però una interessante riflessione di uno storico che spiegava il meccanismo mentale delle piccole patrie nelle quali alligna forte il senso della consanguineità , il cosiddetto “Jus sanguini “ e ho provato un brividi pensando alla innocua allegria di un valzer viennese che , in una operetta cantava le lodi del “ wiener blut”.

Più piccola è la patria  e più recente come nazione e più forte le persone deboli tendono a riconoscersi e a aggregarsi nel senso etico di appartenenza.

Nelle nazioni formate nei secoli invece è più forte il senso civico , vedi la Francia e l’Inghilterra anche se ahimè anche loro , specie nella prima ,il fascino corruttore dell’appartenenza  provoca paure spesso indotte da parte di chi guarda con miopia solo al futuro prossimo e non vede che la realtà di un domani neanche tanto lontano nel mondo si mescoleranno i popoli , come avvenne  un tempo ,anche se quel giorno ahimè noi non ci saremo.

Eccomi di nuovo

Ci ho rimesso le spese di viaggio e l ’albergo ma la notizia della defezione di Kaufmann per “ nuovo improvviso malanno “ mi ha procurato uno strano senso di leggerezza .

Il viaggio a Napoli lo avevo programmato soprattutto per la gioia che avrei provato nel rivedere tante amiche che non vedo da tanti mesi non certamente per il concerto ,il cui programma mi è talmente noto che non mi avrebbe aggiunto neanche una nota di sorpresa.

La verità è che io ero entrata in una forma di angoscia totale per le notizie che ossessivamente seguitavo a guardare in tv , per la situazione internazionale folle in cui stiamo precipitando , nelle notizie assurde di questo mondo così cambiato nel clima che ci ha portato dalla più torrida estate che mai abbia vissuto ad un autunno violento e improvviso con le cateratte che scendono dal cielo e dal fango che ci sommerge tutti , forse per la vergogna di vivere.

Mi ero bloccata anche nello scrivere le mie piccole note del blog   (una specie di piccola finestra sul mondo ) , ma non avevo più niente da dire perché tutto mi sembrava oscenamente banale , afasia da depressione.

Poi ieri la piccola disgrazia dell’annullamento di un concerto mi ha rimesso in equilibrio riportando la mia angoscia personale alla giusta distanza e facendomela sembrare quello che è , un piccolo contrattempo borghese di un mondo che sta scomparendo.

Per quanto so che sarà inutile il mio piccolo grido è giusto che ci sia per unirlo a tutti coloro che come me non reggono più le immagini di orrore e di guerra che ci circondano da ogni parte .

Per la prima volta mi sono trovata a non riuscire a vedere un film sullo strazio della “via balcanica” dei rifugiati , non ce la facevo a reggere l’angoscia dei poveri siriani sballottati nella terra di nessuno tra la Bielorussia e la Polona , eppure sapevo bene quello che succede da quelle parti.
Oggi ci sarà chi festeggia il massacro del 7 ottobre , oggi moriranno innocenti a Gaza , in Libano e in Cisgiordania .

Oggi moriranno , nel nostro ormai indifferente sentimento , ucraini russofoni nel Donesk , oggi forse seguiterà a piovere in Romagna , oggi Donald Trump seguiterà a urlare nei suoi comizi  , oggi io però ho ricominciato a scrivere , l’indifferenza e il silenzio non assolve nessuno.

Un ricordo

Il ricordo della stupenda Maggie Smith per la stampa più banale si lega soprattutto al suo ruolo nella saga di Henry Potter, invece per me che di Potter so solo quello che ho visto in compagnia dei nipoti la meravigliosa attrice era soprattutto la grande interprete di Gosford Park di Altmann e soprattutto quella Lady in the van  ( per chi non l’avesse visto ne consiglio vivamente il recupero sulle piattaforme.)

Questa grande attrice , che aveva cominciato calpestando i palcoscenici di Londra nel teatro d’intrattenimento è passata nel tempo a ruoli di teatro d’autore fino a arrivare al grande nobile teatro di Shakespeare.

Con la leggerezza di chi ha attraversato sul palcoscenico quasi un intero secolo, con la professionalità che è qualità peculiare della grande tradizione teatrale inglese , con uno stile che l’ha fatta amare anche ai popoli d’oltre Manica , questa grande professionista non ha conosciuto l’oblio che si riserva a chi ha passato la linea grigia della vecchiaia.

Sembrava essere sempre nata nei panni che indossava sulla scena e che poi ha seguitato a indossare anche nella sua strepitosa carriera cinematografica e televisiva.

Mi mancherà e cercherò di rivederla in  Casa Howard e anche In viaggio con la zia , lei è stata sempre perfetta in ogni ruolo.

Il cinema inglese perde una delle sue massime glorie ed è quel cinema che ha un così grande numero di grandi attori anche perché ha un grande bacino a cui attingere , non per caso in quel paese si fa tanto teatro nella scuola e lo sanno i miei affezionati lettori quanto quel  tema mi sia così caro.

Un affettuoso e garbato saluto con la mano inguantata alla Lady più autentica di tutte le lady della Gran Bretagna. 

Piove , piove

Ho passato una notte a lottare contro gli scarichi dei terrazzi e delle scale di casa , sono andata in giro sotto una doccia che accecava , per fortuna durata un tempo abbastanza breve , oggi tutto sembra finito  qui ad Ancona , anche se ancora intorno i torrenti esondati lasciano la loro scia di melma mentre la gente guarda il cielo sperando che anche per questa volta il peggio sia passato.

E’ la solita storia del pastore …(ct. Cilea) , l’estate troppo calda , assurda e incredibilmente lunga ha creato questo contraccolpo tutto meno che inimmaginabile.

Ma la miopia politica di chi pensa che il surriscaldamento globale sia una bizzarra idea di pochi fanatici ecologisti fa sì che ancora si pensi al piccolo successo dell’immediato voto di domani.

Le drammatiche scene di inondazioni cui fanno eco le altrettanto terrificanti immagini degli incendi che una volta credevamo essere appannaggio di terre lontanissime dall’Europa oggi ci toccano davvero da vicino.

Brucia un terzo dell’Amazonia , polmone del mondo , e questo sarà in breve tempo un ‘altra violenta alterazione del sistema globale di equilibrio meteorologico , ma un applauso demagogico in difesa del motore  a scoppio val bene una Messa … si fanno contenti i miopi industriali che pensano in breve ,la sceneggiata riesce bene ai demagoghi.

La stanchezza di chi non andrà più a votare servirà a rinforzare le scelte di quelli che pensato solo al proprio interesse immediato, cosi ché ci troveremo presto gestiti da “democrature” che si trincereranno dietro la falsa verità di essere stati votati da chi la pensa come loro.

 La speranza di un ravvedimento globale sembra una di quelle utopie del secolo scorso che non trovano più spazio in questo mondo super digitalizzato e eterodiretto da quel famoso Grande Fratello che ormai è in mezzo a noi e magari c’è anche chi se ne compiace.

Lo compro o non lo compro?

E uscito il CD pucciniano di Jonas Kaufmann , doveroso omaggio nell’anno del centenario della morte del grande compositore .

Bella la copertina , con la foto un po’ ruffiana del Sor Giacomo che occhieggia dietro il bel Jonas.

Ho letto , in non so in quale commento ” peccato che Puccini non abbia sentito cantare questo tenore “ è l’interprete più vicino in assoluto a quel magico mondo pucciniano di seduzione e di voluttuosa sensualità che la musica trasmette in ogni sua opera .

La scelta dei brani è doverosa  , ma io che quelle arie le ho viste dal vivo e non con le stesse interpreti tendo a ricordare le emozioni lontane e spesso il risultato è di rimpianto.

Solo due arie mi restituiscono un brivido non provato : il duetto della Butterfly con la mia meravigliosa e dolcissima Maria Agresta  ( resta solo quel giovanissimo supersexi in jeans con la mielosa Gheorgiu) e soprattutto l’aria  del Tabarro con la fantastica Grigorian.

Forse questo è il must del cd , una bomba per l’alchimia che riescono a creare i due interpreti , evidentemente l’esperienza viennese con la Turandot ha lasciato il segno e si sente nella difficile e drammatica Trance de vie alla quale accompagno l’aria di Luigi che Kaufmann ha cantato da solo nel disco precedentemente dedicato allo stesso autore che secondo me , gli è oltremodo congeniale.

A proposito del Tabarro vorrei dire che davvero non esistono piccoli ruoli , esistono piccoli o grandi interpreti e questo ne è proprio l’esempio più lampante.

Tornado al dubbio amletico del titolo , davvero non so se comprarmi l’ennesimo Cd , praticamente li ho tutti che in bella fila ordinata giacciono nella mia libreria , spesso con la bella firma autografa del cantante ,ma io ne sento solo un paio che praticamente mi consumo e sono i miei adorati Lieder .

Poi penso che magari in macchina …..anche se ormai i miei viaggi sono troppo brevi per un ascolto appagante.