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Un giorno a Firenze : la città vittima di un traffico caotico e il mio gentilissimo cognato per portarmi al nuovo teatro dell’Opera di Firenze in un percorso che in teoria data la modesta distanza da casa avrebbe dovuto svolgersi in un quarto d’ora dura quasi tre volte di più: evidentemente Firenze non regge il traffico ordinario in mancanza di strutture pubbliche che non furono pensate tanti anni fa e adesso invece risente , oltre al traffico indotto dai pullman turistici anche dei tanti cantieri in cui si cerca di porre rimedio alle strutture mancanti da troppo tempo. Comunque arrivo felicemente in tempo per godermi anche esternamente il nuovo teatro : vicino alla stazione Leopolda e all’imbocco delle Cascine mi fa un’impressione esteticamente bellissima. I teatri nuovi mi mettono sempre allegria e poi questo si rivelerà alla fine della serata anche dotato di una splendida acustica. Mi dicono che dalle gallerie ci siano dei punti da cui si vede male e che anche in platea ci siano dei problemi verso il fondo , ma io per la verità non riesco a coglierli. Anche le piccole crepe sull’intonaco dell’atrio non mi sembrano gravi. Insomma personalmente lo trovo bellissimo.
Poi io sono li per una serie di ragioni molto positive : la prima volta del Candide di Bernstein a Firenze e la prima volta che vedo durante la prova generale una regia del mio amico Francesco Micheli , direttore artistico dello Sferisterio di Macerata (e non solo) che mi ha invitato molto gentilmente. Trovo lo spettacolo divertentissimo : Francesco usa la sua fantasia leggera a servizio del testo musicale , mai volgare , molto spiritoso , con un cast davvero di tutto rispetto tra cui spicca una vecchia gloria della lirica: Chris Merritt , nel ruolo divertente del vecchio Governatore. Giovani cantanti decisamente di livello , coro strepitoso , vivacità di colori dei costumi sgargianti. Si muovono in scena , a occhio e croce , più di centocinquanta persone e la macchina funziona perfettamente. La prima dello spettacolo è prevista per domani e quindi non posso e non voglio anticipare una recensione , magari ci torno su dopo la prima. Oggi mi piace raccontare il sorriso del giovane regista , la gradevole compagnia di un’amica del Macerata Opera orgogliosamente seduta accanto a me e il piacevolissimo profumo di legno e di nuovo di questo nuovo spazio musicale.
Il Maggio Musicale Fiorentino , nel quale si è formata in anni lontani la mia passione musicale , mi pare stia piacevolmente risorgendo dalle sue ceneri e questo fatto , nel panorama culturale del nostro paese può essere solo considerato un evento decisamente positivo. Grazie Francesco per questo invito , grazie a mia sorella che mi ha accolto nella sua bella casa in Santissima Annunziata in un 5 stelle di lusso , grazie Firenze . In fondo le radici sono sempre quello che conta di più nella memoria.
E per lo spettacolo : toi toi toi.