Ogni tanto mi viene voglia di fare una divagazione sociologica , forse perché comincio ad essere veramente tanto colpita da quello che succede oggi intorno a me.
Mi capita spesso di fare le medesima strada nel vecchio centro di Ancona , una piccola media città di provincia dell’Italia centrale.
Quando attraverso la zona pedonale nell’ora di punta dello “struscio” che sarebbe il passaggio serale mi trovo in mezzo a tanti ragazzi , tutti vestiti nello stesso modo , omologati verso il basso , decisamente brutti nei loro jeans sdruciti , quelli delle ragazze poi sono anche vistosamente rotti sulle ginocchia .
Hanno tutti i capelli tagliati allo stesso modo , portano tutti il berretto girato all’indietro , le ragazze hanno tutte i capelli lunghi e se sono appuntati lo sono nello stesso modo a cipolla in mezzo alla testa .
Il risultato è quello di avere una sorta di replicanti di massa che si muovono in branchi e quando mi incrociano mi trapassano senza guardarmi , mi devo sempre scansare io perché letteralmente non mi vedono .
Maleducati e per lo più anche urlanti sono una sorta di allucinante visione apocalittica di una mutazione antropologica generale perché gli stessi “replicanti” li incontro a Berlino , a Parigi , a Roma , a Monaco , a Londra .
E’ una terribile omologazione verso il basso di intere generazioni europee a cui sembra non interessare niente , salvo una strana alienazione di gruppo.Le stesse folle le vedo nei telegiornali anche nell’Est europeo, le stesse faccie , la stessa indifferenza verso il reale politico nel quale ci muoviamo.
Sono la generazione urlante solo nella protesta , basta dire NO , il resto non conta.
Hanno una terribile sfiducia della politica , non è roba che li riguardi , la rabbia strisciante non è finalizzata a riscatto , solo al no qualunquista generalizzato.
Non sono solo bianchi , già nella nostra piccola citttà ci sono ragazzi che vengono da tanto lontano e che parlano italiano con lo stesso accento dialettale dei loro compagni di scuola.
Penso con terrore a cosa debbano affrontare i docenti con questi ragazzi attaccati ai loro smartphone come all’unico contatto col mondo.
Certo ci sono le élites , quelli che studiano , quello che non vedi allo struscio , quelli che saranno i padroni del domani.
Le masse non lo sanno e il solco si allarga sempre di più . Mi sembra , nella mia estrema età , di assistere ad uno strano ritorno verso un tempo di basso medioevo, come se fossero passati invano secoli di Rinascimento e di Illuminismo .
Sono il frutto estremo di una rivoluzione marxista fallita e di un capitalismo crudele che li emargina senza che loro se ne accorgano.
Cara Adriana, lo stesso accade a Buenos Aires e altre grandi città in Argentina, molti ragazzi sono scarsamente istruiti, aggressivi, e non si preoccupano di nulla. Si tratta di una generazione in rovina, si muovono in gruppi, non sono individualisti, e qui le droghe hanno invaso il paese. I nostri ragazzi che studiano e si prendono cura, non sono sicuri in mezzo a questa follia. E ‘molto difficile per i genitori di questo tempo, educare e guidare i loro figli.
Sono convinta della difficoltà attuale di crescere bene i figli . Io ho ben otto nipoti ma vedo che molto , anzi tutto , dipende dalle famiglie . Se ci sono valori reali i figli capiscono .
Non si deve essere troppo dalla loro parte o peggio lasciarli soli.
Se non ci sono più le istituzioni la famiglia ha doveri anche maggiori.
Sono asolutamente d’accordo con te, con i genitori amorevoli, bambini sani