Un breve viaggio verso la terra natia , molti programmi di Mostre , musei tutto riassunto in una gran voglia di ritorno.
E poi un vagone ferroviario assassino con raffreddamento incorporato , parto da Ancona in buona salute e a Bologna ( nell’antro orribile della stazione sotterranea A.V già ero in apnea .
Sono arrivata a Firenze col naso gocciolante tipo Befana d’antan e soprattutto con un raffreddore mega-galattico da stroncare anche un qualunque giovinetto.
Grave preoccupazione dei miei parenti che hanno visto arrivare un cadavere che comunque simulava , finché è stato possibile ,un residuo di vitalità.
In effetti sono anche andata al concerto di Zubin Metha al nuovo Auditorum fiorentino , ma di questo parlerò a parte.
Quello che invece si è rivelato bellissimo è stato il giro della prigione ( cit. Yourcenar) , cioè il girare tra le stanze tutte imbottite di libri e di memorie della bella e nuova casa fiorentina di mia sorella.
Dopo cinquant’anni passati in Piazza Santissima Annunziata e fatti in realtà pochi metri la casa nuova se ne sta appartata e silenziosa in una via laterale , davanti uno splendido muro alla Casorati e in lontananza tetti fiorentini sotto un cielo tanto grande e luminoso ( infatti le piante sono tutte rigogliose e in buona salute).
Libri ovunque . ma non sono libri qualsiasi perché sono la somma affettuosa delle memorie di tante case e se ne stanno , spreco ingiurioso ,i Millenni addirittura in seconda e terza fila .
Ho salutato con dispiacere l’originale progetto museale, spero solo rinviato a primavera e mi sono goduta l’atmosfera ovattata di questa casa nuova solo per caso perché talmente carica di memorie da permettersi dei raffinati lussi tipo una bella parete di quadri con paesaggi toscani , sembrano tutti Fattori , dipinti dal nonno di mio cognato più di un secolo fa.
Mi hanno nutrito con amore e in un paio di giorni l’Incappucciatura . termine toscano detto da mia sorella per definire il mio malessere fulmineo che mi aveva colto si è dissolto.
Ho allora coniato un avviso di tipo alberghiero che riporto per la curiosità dei miei lettori:
Elegante albergo nel cuore di Firenze, ottima cucina , ampie camere silenziose. In caso di malessere garantita assistenza medico/ psicologica.
Difetti: si mangia troppo e si beve meglio ma la password di mio cognato non riesco proprio a capirla.