Sono passati già dieci anni quando un giorno sugli scalini esterni dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma conobbi una ragazza bionda , svelta e gentile.
Me l’aveva segnalata un amico comune del profondo Nord quando io avevo ammirato una foto di scena del Rienzi , bellissima inquadratura.
L’ha fatta Luisa , mi disse, e cominciò così una preziosa amicizia.
Attraverso lei sono entrata dentro tanti teatri , ho conosciuto persone bellissime , persone interessanti e soprattutto una stupenda giovane creatura alla quale sento il bisogno di dedicare un mio omaggio particolare.
Maria Agresta non è solo una bellissima donna , una soprano eccellente , una vera attrice in scena : per lei il “recitar cantando” è dote naturale anche se basata su una rigorosa preparazione musicale e professionale.
Maria è un’anima dolce , la sua naturale gentilezza ,che non è affettazione ma un moto dell’anima che la fa amare in palcoscenico dai colleghi e dietro le quinte da tutte le persone che la aiutano nella sua trasformazione nel ruolo.
Maria corre leggiadra nel mondo non sempre celestiale della lirica , Maria corre a comprare i dolci speciali da condividere con colleghi e amici quando finisce un’esperienza, Maria lascia dietro si sé il sorriso , come il gatto di Alice.
Ogni tanto mi concedo la gioia di riabbracciarla , nella mia agenda sempre un po’ più rarefatta dei viaggi musicali per lei faccio ancora qualche follia perché ne vale la pena.
Ho avuto anche il raro piacere di conoscere la sua famiglia , sorelle in gamba e un papà adorante la sua piccolina che è salita così in alto e mi dispiace davvero di non avere conosciuto quella mamma venerata nella memoria che è tanto presente nell’animo di Maria.
Fra i pregi nascosti della mia beniamina c’è anche la sua deliziosa imitazione della sua illustre maestra , ma è una esibizione segreta concessa ai pochi fedeli , un lato leggiadro di una ragazza cui pare che la vita, i guai della salute , le pene inevitabili per tutti gli esseri umani sembrano averle donato una dote in più: la gioia di condividere la bellezza del suo canto con la grazia della sua persona.
Ma ora ho fatto una scoperta : deve assolutamente pensare a Carmen! Io l’ho già intravista…..