Un’antica storia persiana narra di un servo impaurito per avere incontrato la Morte al mercato e tornando a casa di corsa aveva chiesto al suo padrone di prestargli il cavallo per fuggire a Samarcanda.
Più tardi il padrone andò al mercato e vedendo la Morte le chiese perché avesse urtato il suo servo spaventandolo.La Morte rispose : non l’ho spaventato , era solo stupita di vederlo qui perché ho un appuntamento con lui stasera a Samarcanda.
Ho ripensato con un brivido a questa antica favola leggendo una storia minore avvenuta durante questo terribile momento della fuga dei profughi disperati dall’Ucraina
Un pulmann di rifugiati correva lungo l’autostrada Adriatica e si è ribaltato forse per un colpo di sonno dell’autista uccidendo sul colpo, sbalzata fuori schiacciata dal mezzo, una giovane mamma che scappava con i suoi due bambini dall’orrore della guerra.
La casualità del destino ha portato a morire una giovane ucraina in maniera assurda sulle via di un tentativo di speranza : fuggiva dalla guerra con le sue povere cose raccolte in fretta , tenedosi abbracciati i suoi due bambini e con la fiducia che quella nonna badante trovassse un posto per lei in Italia quando la Morte l’ha aspettata contro ogni pietosa logica sul ciglio della strada.
Non riesco a levarmi questa storia dalla testa , se non altro per il pensiero che non esiste una logica nel destino di ogni vita.
Per la cronaca , nessun altro si è fatto molto male nell’incidente.