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…è la solita storia del pastore…
…il povero ragazzo voleva raccontarla e s’addormì!
Questo mi è venuto in mente vedendo le foto della kermesse di autografi che Jonas Kaufmann ha fatto presso il grande magazzino Ludwig Beck a Monaco insieme al suo amico, biografo e press agent Thomas Voigt:
capisco la necessità del divismo , io sono la sua prima fan , ma temo che questa esposizione mediatica non faccia bene né alla voce né all’immagine del grande tenore che passa in seconda fila rispetto alla semplice sua presenza…
Photo owned by Hanna Klug. Many thanks
Per fortuna se venisse a firmare i suoi libri nelle Marche non credo che ci sarebbero file , neanche a Roma o Napoli. Forse solo a Milano , dove ha cantato tanto ed è veramente conosciuto.
Anche al Met , dove peraltro è di casa , le file per gli autografi sono state abbastanza contenute .
Certe file di adoranti ammiratrici mi irritano perché sono sicura che ne apprezzano di più i tanti caratteri comunque piacevoli che non la voce : la gentilezza , l’ironia e soprattutto l’aspetto fisico (con barba e senza).
Io che vorrei poterlo ancora sentire in alcuni ruoli che saggiamente ancora non affronta ( soprattutto Tristano ) spero in due cose :
di campare abbastanza ( io ) e soprattutto che lui , aldilà delle faticacce che fa , si mantenga la voce per arrivarci con il fiato giusto.
Mi fido comunque della sua intelligenza , spero anche che la vendita dei libri sia andata bene e che il libro esca anche tradotto perlomeno in inglese!
https://youtu.be/s00G8QvErTE
Sembra molto stanco. Poverino! Per me e’ un disprezzo a un artista come Kaufmann….
E quella non e’ la foto più eloquente…..
D’accordo con te, cara Adriana, lui è un essere umano, si sente molto stanco, aspettiamo che nel mese di giugno possa riposare con sua famiglia.
Anch’io sono la sua fan a tutti costi, ma credo che il riposo e la tranquilita’ spirituale sono molto importanti, per lui, come artista e come uomo.
Anch’io mi fido della sua intelligenza.
Ma a giugno va in estremo oriente , poi canta a Milano , poi a Monaco…..ha un calendario folle, per sua ammissione canta 350 giorni all’anno…..io mando messaggi in bottiglia…..
A Palermo potrebbe girare tranquillamente in bermuda e dubito anche che alla Feltrinelli ci sarebbe una fila più lunga di quella della cassa!
Capisco quanto possa essere noioso stare a sorridere e rispondere alle solite quattro o cinque domande ripetute per quattro ore di fila con un crampo alla mano da autografo compulsivo…….
Pensa che anche la sua biografa ufficiosa ha fatto la fila…..per una bottiglia di cocacola griffata!