Una serata tranquilla , in tv un programma che vedo spesso e spesso ascolto cose interessanti .
Ieri sera non ero particolarmente attenta , poi verso la fine Lilli Gruber ha parlato di un nuovo libro di Massimo Cacciari : Elogio del diritto, appena uscito.
La domanda è di rito e la risposta semplice : Sofocle , Antigone…
Mi faccio attenta , Cacciari comincia a spiegare ( e non sarò mai in grado di avvicinarmi completamente al suo pensiero così semplicemente spiegato ):
così per la prima volta nella mia lunga vita ho avuto una lezione straordinaria sul senso della legge che non è il senso della giustizia; sembrava tutto facile ascoltando Cacciari .
Quel re che decide di comandare e quindi fa una legge che deve essere rispettata: la legge è la forza del diritto , ma siamo sicuri che poi questa sia la giustizia?
Non è che non ci avessi mai pensato , tante volte parlando di Antigone e della legge costituita in contrapposizione con la legge dell’anima ci imbattiamo in uno di quei temi su cui si può dibattere in ogni occasione , ma il semplice ragionamento di Cacciari è qualcosa di più : è il ribaltamento del concetto che la legge sia il fondamento della giustizia.
Non è così e ancora una volta attraverso il pensiero di Sofocle e la semplice , lineare , piccola lezione del filosofo , buttata là senza enfasi cattedratica mi sono trovata in uno di quei momenti in cui il pensiero funziona davvero .
Comperò il piccolo libro , sicuramente mi darà ancora da riflettere , ma quei pochi minuti in coda a un talkshow intelligente mi hanno dato materia per pensare , una volta tanto , aldilà delle nostre non allegrissime beghe quotidiane.
A quanti liceali potrà essere capitato un incontro così prezioso col pensiero classico?
Aprire le menti , aiutare a pensare con la mente autonoma , che meraviglioso fine per un insegnante : mi auguro solo che docenti di questa specie ce ne siano ancora.