Mi piace il cinema quando fa pensare , quando mi racconta storie che contengono messaggi di paesi lontani , un cinema letterario e che non da niente per scontato sull’esistenza degli uomini , un cinema di idee.
A questa categoria appartiene un film irlandese che oltre tutto è opera di un autore del quale avevo amato un altro strano film : In Bruges e che ha gli stessi attori come protagonisti.
L’isola del racconto è inventata , ma non lo è quella in cui sono state fatte le riprese magnifiche che fanno da cornice alla storia.
Eccellenti le prove degli attori , grandissimi Colin Farrell e Brendan Gleeson canditati ambedue agli Oscar dello scorso anno che si sono immedesimati perfettamente nei rispettivi ruoli.
Una dotta recensione mi avverte che il film perde molto nel doppiaggio , ma dubito pensare che sarei in grado di apprezzare la versione originale con il mio inglese scolastico.
Una storia sull’amicizia , anzi sulla sua perdita , un evento minimale che sconvolge la banale ritualità di una comunità chiusa nella quale si muovono tutti i personaggi e racconta una vicenda apparentemente semplice che affonda le sue radici nelle leggende della verde Irlanda.
Il titolo originale . The Banshees of Inisherin si riferisce alle streghe che popolavano le vecchie saghe e si avvale anche di una colonna sonora .preziosa , anche quella premiata per la sua originalità.
Un uomo ingenuo vive felice fino a quando il suo più caro amico decide di rompere questa amicizia , una storia apparentemente banale ma fin
dalle prime immagini si avverte qualcosa di impercettibile e si sente un sentimento di tragedia imminente anche se non sarà poi così prevedibile un finale che sposta di lato gli eventi tragici scegliendo una fine obliqua nella quale si finisce per contare tra le vittime anche il piccolo mite asinello.
Da rintracciare in rete.