Mi si perdoni l’orgoglio fiorentino , ma questa volta la grande affermazione di Stefano Massini ai Tony Awards mi ha fatto scattare un sentimento fortissimo di appartenenza che mi ha fatto saltare di gioia mentre lo leggevo.
Avevo letto molte sue opere teatrali e soprattutto avevo incontrato la sua capacità di scrittore incontrandolo al Piccolo a Milano quando vidi un suo testo sulla figura di Sigmund Freud.
Detto per inciso anche la Leheman Trilogy l’avevo vista in televisione , dove purtroppo il teatro non da il meglio di sé ,anche se penso che sarebbe proprio il caso che la Rai lo ritirasse fuori (ammesso che fosse sulla Rai che l’avevo visto).
Mi piacciono anche i suoi racconti a Piazza Pulita , soprattutto mi piace quel suo parlare piano e corretto di noi toscani : “soggetto , predicato , complementi “ come diceva la mia mamma maestra e il risultato fa sì che il pensiero corra lineare , in qualche modo è l’unico favellare italiano che ricorda la linearità della lingua francese.
Certo che Massini ha fatto davvero il colpo grosso con questa affermazione poderosa in un mondo , quello anglosassone che non sempre è benevolo nei nostri confronti .
Per molti noi fummo grandi in passato , ma farci accettare oggi con i nostri talenti è evento raro e spesso un po’ folcloristico .
Massini è riuscito laddove è più difficile .
Onore al merito per la sua arte , per i suoi successi passati e mi auguro anche , visto che è ancora tanto giovane , per i suoi successi futuri.