I giovani e il teatro classico

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Nel riprendere in una replica alla Mole Vanvitelliana di Ancona l’allestimento dello spettacolo teatrale che mettiamo in scena ogni anno ho potuto fare delle considerazioni che esulano dal fatto banale dell’utilità sic e simpliciter del fare teatro a scuola . Premesso che la prima rappresentazione era avvenuta durante una rassegna di teatro-scuola in un piccolo teatro di un benemerito paese che ancora riesce ad organizzarla verso la fine di maggio , avevo il serio dubbio , passati quasi due mesi che i ragazzi fossero pronti ad una replica il 9 di luglio e con una sola prova a tavolino a disposizione. I motivi di tanto tempo intercorso tra i due eventi ha varie motivazioni , non ultima e forse la più rilevante che diverse ragazze avevano l’impegno importante dell’esame di maturità .

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Ebbene la prima lieta sorpresa è stata che , benedetta gioventù , nessuno di loro ha avuto problemi di memoria! La seconda sorpresa è stata quella di vederli adattare come veri professionisti al diverso e molto più grande palcoscenico con una sola ora di prova in loco nello spazio interno del cortile della Mole. Il motivo principale però per cui scrivo queste mie note è un altro : Clitennestra , votazione finale 100 , Elektra 98 e via a scendere , ma non di tanto , tutti i ragazzi sono andati benissimo. Il teatro è un valore aggiunto , mai una perdita di tempo , anzi. Con orgoglio la mia protagonista mi ha raccontato di avere fatto anche la sua tesina finale su Elektra , che sulla copertina aveva messo una foto della Herlitzius (detto così disinvoltamente come se fosse una habitué del teatro d’opera) e che la commissione le ha anche chiesto di declamare dei versi.

Nel pubblico abbastanza numeroso spiccavano tanti dei miei ex attori molti dei quali ormai nella vita si sono allontanati dal teatro ma tutti amorevolmente mi sono venuti a salutare con affetto , so che per loro l’esperienza del teatro è stata nel ricordo scolastico uno dei momenti più alti e più belli. Le penose vicende che hanno allontanato l’associazione dalla scuola , senza peraltro scalfirne l’attività sono state determinate dalla volontà di una preside energica e volitiva che ha privilegiato altre esperienze : al Classico di Ancona si è molto studiato il cinese , si è inaugurato il liceo musicale (i cui risultati discutibili sono ormai nazionalmente riconosciuti) e si è cercato di cancellare l’attività relativa allo studio del teatro classico antico . Noi , in maniera carsica , siamo sopravvissuti . Il prossimo anno scolastico ribusseremo alla porta della nuova presidenza: mi piacerebbe riportare a scuola ciò che dalla scuola è nato e che ha dato ulteriore linfa culturale a molti allievi. Intanto stiamo pensando alla terza ripresa di Elektra . Se tutto va bene la faremo sulle scale dell’Arco di Traiano , al porto alla fine di agosto. Già mi diverto al pensiero.

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