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Dai che a Londra comunque ci sono sempre belle cose da vedere! L’amica anglofila cerca di tirarmi su e in effetti perlomeno un paio di cose belle le ho viste e anche la visione fuori tempo dei soldati a cavallo , poi dei soldati che finita la sfilata si rimpinzano di birra in un bellissimo e antico pub tutti agghindati in gonnellino scotch non è male . La tipica pioggerellina londinese non impedisce di correre in Tshirt ai coraggiosi , le strade lucide , gli addobbi natalizi e il London Eye illuminato con i colori francesi , perché’ è comunque un giorno speciale , questo 14 novembre e c’è come un brivido nell’aria che contamina tutti .
Primo step alla mostra di ritratti del Goya alla National Gallery . Non è il Goya sconvolgente delle pintura nigra , dei disegni feroci . Qui siamo nella committenza aristocratica , tutti quei fieri nobili che mi guardano dall’alto dei secoli non mi dicono tanto anche se la duchessa d’Alba da sola merita la visita . Poi la cronologia della storia spagnola sembra cambiare anche nel tratto del pittore , i suoi ultimi ritratti sono percorsi da un brivido di cambiamento e lo straordinario autoritratto del pittore morente con il suo medico accanto non lo dimenticherò facilmente. La mostra è esaustiva , molto ben documentata , posso sinceramente dire che tutto sommato non valeva le sedici sterline , più due di donazione che ho generosamente fatto sentendomi la parrocchia che aiuta la cattedrale. Invece la tappa successiva alla Courtlauld Gallery ( e un riconoscente grazie a Paola che me ne ha caldeggiato la visita ) è veramente una di quelle esperienze che giustificano il viaggio.
Un piccolo museo in una casa privata , mi ricorda tanto il Museo Benaki di Atene. Dalla prima sala con i quadri italiani , dubbio su un Giovanni Bellini e tanti cassoni nuziali che evidentemente erano la passione del collezionista.Sala successiva : Adamo ed Eva di Cranack e soprattutto una serie di splendidi Rubens tra i quali spicca il ritratto della famiglia di Breugel il vecchio. Sala di ritratti inglesi , vari Gainsborough con una regina Carolina che assomiglia tanto ad una vecchia amica di Ancona.
Ancora avanti e arrivo al clou : gli impressionisti francesi e di che qualità! Perle assolute la Loge di Renoir , un déjeuner sur l’erbe di Manet e. trionfalmente in mezzo a tutto la venditrice al banco delle Folie Bergeres dello stesso pittore. Quel quadro misterioso dalla strana prospettiva con quell’uomo nell’ombra e le splendide arance sul tavolo mi rende felice di averne fatto la conoscenza ravvicinata. Poi mi colpisce anche un Seurat piccolo piccolo , come avrebbe detto in tempi lontani un mio amico , un quadro da mettere in camera. Scendo la scale dell’antica casa patrizia veramente felice e , devo dire a onor del vero , che questa volta l’ingresso non era neanche tanto caro!
Nel cortile della imponente patrizia Somerset House hanno montato una pista di pattinaggio sul ghiaccio , già aria natalizia. E ultimo tocco di allegria , passa un mezzo militare blindato ma i soldati seduti dentro hanno tutti in testa il cappello di Babbo Natale. La depressione è passata , i viaggi sono ancora una cosa meravigliosa.
Sono felice che ti sia piaciuta la Courtauld Gallery! Ho altre due o tre cosette in mente da consigliarti per la prossima volta…
Per Londra aspetto l’Otello , vedi il pezzo precedente sulla dspressione autunnale !
Anche a me piace la Courtauld, ci ho visto una mostra Turner qualche anno fa. Mi dispiace per Goya, ma anche lui a forse attraversato il suo periodo Sony… A proposito del 14 novembre – è il compleanno del Principe di Galles.
Ecco perchéerano tutti in gran tiro !
Allora, dato che spero che Otello lo andremo a vedere insieme, nei nuovi posti ti ci accompagno direttamente…
Ok , se sarò viva , affare fatto ,mi sto un po’ stufando di stare sola!