La prima volta che sentì la parola influencer fu quando irritata da una bella ragazza che in tv diceva capèlli per reclamizzare un prodotto sventolando le chiome fui redarguita da un nipote : nonna , ma quella ha milioni di followers !
Così in una botta sola imparai due parole nuove che mi misero al passo con i tempi.
Il colpo di grazia però me lo diede l’ottavo nipote quando sorridendo ( aveva più o meno cinque anni ) alla mia stupida e banale domanda nonnesca : cosa vuoi fare da grande mi rispose tranquillo l’Influencer e mise una pietra tombale sui banali sogni borghesi di un tempo.
Da allora sono passati già un po’ di anni e il nipote grande , ben laureato e lavoratore nella grande metropoli lontano dalle tranquille provincie marchigiane non credo segua più i consigli degli influencer , bada al suo futuro con i piedi per terra e i sogni di tutti i giovani nel cassetto.
Il piccolo aspirante “consigliatore” ha lasciato il primo progetto e ora forse tende al sogno del rapper , ma so che anche questo gli passerà ; è troppo bravo a scuola e mi sono accorta che ha idee e gusti chiarissimi in campo culturale.
Forse però il colpo di grazia alla fantomatica professione la sta dando la triste storia della famosa ragazza bionda dai milioni di seguaci, certi imperi di carta crollano con la velocità del suono e riportano alla dimensione reale le sgangherate conquiste del web.
Certe volte però mi sembra di essere come quegli spettatoti dipinti di spalle nel bellissimo dipinto di Giandomenico Tiepolo intitolato Il mondo nuovo..
Gli effigiati guardano avanti , oltre il muro , forse dall’altra parte c‘è il rinoceronte in piazza , la curiosità del diverso arrivato dal mondo lontano.
Nel nostro tempo il mondo lontano non esiste più , esiste una realtà unica e terribile che però nasconde al nostro sguardo di sopravvissuti una realtà sconosciuta alla quale possiamo guardare solo al di qua del muro.