Italia fanalino di coda nell’uso dei bancomat e delle carte di credito :i motivi sono tanti e vanno dall’atavico senso del considerare i soldi “ veri” quelli che si contano tra le mani fino al fatto che ancora il piccolo commerciate si rifugia dietro la considerazione che le commissioni bancarie su piccole transazioni sono troppo onerose per loro.
Oggi però leggo un post ripreso da una vecchia amica nel quale si sostiene che sia pericoloso dare la possibilità ai ragazzi di usare la moneta immateriale perché questo li porterebbe a non capire i senso del danaro e quindi ad esporli alla tentazione continua della spesa .
La tesi mi ha fatto un pò ridere perché oggi i ragazzi sono talmente più svelti di noi adulti e maggiormente abituati a tutte le procedure veloci di pagamento da capire bene anche la portata delle loro azioni in questo campo.
Il tono paternalistico del post rivelava una formazione un pò vetero-sinistra , quella sinistra che proprio non esiste più se non nella testa di chi ragiona con la testa girata all’indietro .
Le nuove generazioni quando vanno a Londra non usano quasi più la carta moneta : metro , taxi , caffè , tutto si paga on-line e questo avviene un pò dovunque in Europa .
Guardando in filigrana il contenuto del post si capisce anche il divario politico che si è accentuato tra le generazioni .
Non esiste più il partito guida , il custode dei valori da trasmettere , anche la Chiesa ha perduto il ruolo educativo, se i giovani tornano ai valori che contano lo fanno attraverso le istanze ecologiche , infatti le nuove battaglie le fanno in difesa del clima : Chiesa e partiti sono costretti a rincorrere il nuovo modo di pensare.
Tornando all’idea iniziale , quella del post serioso nel quale si pensa di proteggere i giovani non dando loro il Bancomat , forse bisognerebbe spiegare alla moraleggiante predicatrice che tra poco i ragazzi i pagamenti li faranno addirittura con lo smartphone, anzi io spero che in questo modo si potrà addirittura pagarsi il caffè, oltre ovviamente il biglietto del bus e le piccole spese quotidiane e forse questo sarà anche un modo indiretto per combattere anche la capillare evasione fiscale, perenne piaga del nostro felice paese.