Verso la Baviera , come ogni anno d’estate. In viaggio con gli amici , le file dei vacanzieri che vanno verso Sud, il caldo è notevole ,ma sappiamo che finirà presto , tutto sommato lo speriamo pure.
Il solito albergo amico , Marienplatz sempre piena di folle multietniche , solo la mia stanchezza aumenta di anno in anno.
Ieri non avevo fatto in tempo a scrivere qualcosa , ma stasera con calma , prima del meritato riposo ( spero) vorrei recuperare il pensiero di ieri . E’ morto Rudger Hauer , un bravo attore olandese , ma tutti i necrologi in rete lo ricordavano per quel monologo finale di Blade runner , molti lo hanno addirittura citato parola per parola.
Mi ha colpito tanta corale partecipazione , una generazione , per semplificare tra i quaranta e i cinquanta citava quella sconclusionata geremiade come se si trattasse di un testo sacro.
Il film , a quel tempo avveniristico , ambientato in una città futuribile in cui pioveva sempre si svolgeva nel 2019.
Ci siamo e non piove in maniera sottile e continua : piovono bombe d’acqua , poi abbiamo picchi di calore , la previsione romantica non mi pare si sia avverata.
A me quella sconclusionata scena finale con Harrison Ford che brillava , come al solito , per una sola espressione e quel replicante che ieraticamente parlava dei “bastioni di Orione e di porte di Tahnnauser (sic!) e finiva con le lacrime nella pioggia mi aveva sempre fatto un pò ridere , evidentemente il mio scetticismo culturale non era allineato col sentire dei giovani di quella generazione.
So di attirarmi strali e contumelie ma mi è rimasta la convinzione che la generazione successiva alla mia abbia letto troppo poco se è diventata una citazione importante il finale di quel film , comunque a suo tempo molto apprezzato anche dalla critica più smaliziata.
Hanno fatto anche il “sequel” , anche più buio e umido del primo . L’ho visto e non mi è piaciuto . Evidentemente non sono portata per i film del genere.