La tre giorni di Macerata è finita . Il tempo di svuotare il trolley e sto per ripartire per Pesaro.
Mi aspetta il Rossini Opera Festival , una intensa programmazione cominciata in primavera quando non sapevo che questa torrida estate avrebbe messo in ginocchio l’intero paese e molto anche me.
Pesaro è sul mare e forse il clima ,del resto già meno folle , mi permette di sperare in una sopravivenza meno rischiosa.
A differenza di molti amici ben più colti di me non mi preparo con ascolti utili ad un maggiore apprezzamento di quello che andrò a sentire .
Salvo una delle opere dal titolo curiosamente strano , delle altre due ho ricordi personali persi nel labirinto delle memorie.
Mi piace così, non devo fare dotte recensioni , il puro divertimento dell’ascolto è quello che cerco anche se non sempre lo trovo.
Riparto per la tre giorni pesarese senza grossi problemi di bagaglio , il mio trolley è come la valigia di Mary Poppins , si fa da solo.
Vecchie eleganze sempre riciclate e scarpe sempre più comode, il blog
riprende al ritorno.
A meno che l’urgenza di comunicare sia tanta non chiederò alla mia solerte nipote di postare ogni giorno-
Avrò tempo nei giorni morti di Ferragosto per raccontare l’esperienza rossiniana.
È stato un piacere averla conosciuta.
Anche da parte mia