L’ho comprato ieri e oggi lo ho finito di leggere . L’ultimo libro di Florian Illies si legge tutto d’un fiato e tra salti di tempo e curiosità varie la figura di Caspar David Friedrich si avvicina al lettore e contemporaneamente se ne allontana in ogni pagina .
Io ritorno sempre alla mia piccola personale sindrome di Stendhal quando a Dresda , mentre il gruppo di compagni di viaggio si dilettava a guardare i gioielli del Re di Sassonia , forse perché le vetrine surriscaldate di luci mandavano troppo calore , avevo preso una scala laterale e in solitaria mi ero trovata in una sala piena di quadri del mio adorato pittore.
Tanti Friedrich tutti insieme e per me tutti inediti mi avevano procurato una specie di vertigine tanto che , quando il mio adorato giovine tenore aveva giocato sul suo Cd Sehnsucht con la foto del famoso Viandante sul mare di nebbia ne avevo apprezzato la raffinata scelta e lo avevo amato anche di più.
Il libro è intitolato La magia del silenzio e il quadro di copertina mi ha fatto venire la voglia di prendere un aereo per andarlo a guardare , se non che poi leggendo , scopro che in questo preciso momento storico forse è meglio rimandare un inutile viaggio.
Le figure di Friedrich , sempre di spalle e sempre misteriosamente sconosciute a noi che guardiamo i quadri con la stessa attenzione dei personaggi , guardano lontano e niente sapremo della loro curiosità e dei loro sentimenti.
Forse perché non era così bravo a ritrarre la gente , forse quelle figure allungate erano un modo per evitare di farne dei ritratti.
Non ci avevo mai pensato , ma Illies ci fa riflettere sul fascino segreto che emana dalle tele , questo grande maestro del Romanticismo tedesco si era limitato a raccontare la natura e le nuvole , gli alberi e le vele gonfiate dal vento per una sua personale limitata scelta pittorica.
Il libro è un gioco a rincorrere i quadri , sparsi un po’ ovunque nel mondo , di un pittore che è riemerso dall’oblio dopo tanto tempo e oggi è considerato un vero caposcuola .
Di che non è dato dirlo , la sua etichetta di romantico può essere sostituita dall’essere forse il primo surrealista ante-litteram.