Soltanto ieri avevo raccontato la triste storia del Dottr Carlo Urbani , della sua morte al tempo della SARS , della sua dedizione verso i pazienti che aveva seguitato a curare e che era morto al suo posto di lavoro nel 2003.
Facevo il paragone con il giovane medico cinese che come lui aveva capito prima degli altri la pericolosità di questa nuova insorgenza virale , che in un primo momento neppure gli avevano creduto e poi in seguito , vista la sua lungimiranza, riabilitato e ringraziato dalle autorità cinesi .
Scrivevo , soltanto ieri , che a lui era andata meglio e oggi , come una comune notizia d’agenzia leggo che il dottor Li Wenliang , proprio lui , quello che non venne creduto è morto del male che aveva annunciato.
Adesso la sua storia , che rilanca fino alla tragica fine quella di Carlo Urbani
non potevo lasciarla così in sospeso e io mi sono sentita in dovere di riprendere il mio piccolo spazio nel web per rendergli il dovuto omaggio .
Molti pensieri mi vengono in mente . anche questo dottore era giovanissimo, anche lui aveva capito la forza del virus sconosciuto , anche lui alla fine di questo male ancora misterioso è rimasto vittima.
Strane vite parallele , così lontane dello spazio e così ravvicinate da un comune destino.
Chissà se il dottor Li fosse sia mai venuto a conoscenza di quel medico marchigiano che aveva curato fino alla fine in Tailandia i suoi pazienti . Forse no , perché in Cina non è così facile sapere le notizie del mondo , anche se tutto sommato a lui abbastanza vicino , sicuramente però noi che le storie le conosciamo tutt’e due ci viene da rendere omaggio a quei dottori che in ogni parte del mondo fanno il loro dovere di medici , fedeli alla scelta di vita che hanno fatto propria , fedeli a quel giuramento d’Ippocrate che dovrebbe sempre e dovunque determinare le loro vite.