Forse era anche il verso di una canzone .
La percepisco dai social che mi raccontano ancora viaggi degli amici.
Il mare dalla finestra lo vedo piattissimo, ieri è ricominciata la scuola , per me è sempre stato una specie di inizio di anno.
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Il mio capodanno ha sempre coinciso con il ritorno sui banchi , forse perché in famiglia da generazioni , le donne di casa mia sono sempre state insegnanti..
Notizie dal mondo della lirica non tutte eccellenti : Pavol Breslik malato , Ludovic Tezier idem…..del resto non so..
Chissà perché quando ci si ferma per qualche motivo contingente ci si accorge di più di quante cose inutili facciamo ogni giorno.
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Rileggo un libro che credo di avere anche recensito sul blog qualche anno fa , racconta la saga di una famiglia viennese
che spazia dalla fine dell’Ottocento attraverso il Novecento : mi sembra di ascoltare la musica di Mahler , il viaggio
programmato da tempo oggi mi sembra lontano e improbabile , ma forse è la nebbiolina autunnale che sale attraverso questo tramonto
ancora bellisimo.
La collina con la mia casa vista dal cielo : un regalo in prospettiva . Un papà amorevole ha fatto un regalo al figlio piccolo e questo
è l’omaggio per nonna.
Ci sarebbe tanto da dire sul perché certi giorni la solitudine , da me tanto apprezzata , diventa un pò meno “apprezzabile”.
Ma non ne vale la pena.