le conversazioni di Sir Tony Pappano “from my hause to your hause” stanno per finire . In una delle ultime ha ripercorso con grande passione il meraviglioso duetto d’amore del primo atto della Butterfly : la bellissima pagina piena di pathos e molto sexi mi ha riportato alla mente un video galeotto di molti anni fa . Pappano dirigeva a Roma una sua edizione discografica della Butterfly con la Gheorghiu e un giovane ragazzo in jeans sdruciti e una improbabile maglietta del periodo , diciamo cosi’ , zurighese.
Un video quasi amatoriale , ma quel Pinkerton colpì come una bomba le romantiche frequentatrici di YouTube.
Quel “ vieni , vieni “ fece più vittime di tutta la futura discografia dell’allora giovane tenore : Kaufmann quel ruolo non volle mai interpretarlo in scena , gli stava giustamente antipatico e non rispondeva ai suoi ideali di eroe romantico e magari perdente , ma mai superficiale e negativo.
Infatti Pappano nel ricordarglielo ha confermato il particolare rifiuto del tenore molto attento alla propria immagine positiva.
C’era in rete anche una sua dichiarazione persa negli anni in cui un lungochiomato Jonas vestito con una Cabane da marittimo con la quale girava indisturbato per Roma nella quale ripeteva la sua antipatia per il ruolo dell’ufficiale americano che si compra la moglie giapponese , un bel caso di pedopornografia dati i “quindici netti netti” della indifesa piccola Geisha.
Pappano adora Puccini , suona e canta la pagina con veemenza, ricrea al pianoforte tutto l’impeto dell’orchestra e ci dice quanto deve essere complicato per un tenore rendere tutto quell’ardore per poi lasciare il personaggio al suo destino superficiale e impietoso .
C’è nella pagina un chiaro riferimento wagneriano , le onde di desiderio derivano sicuramente dal secondo atto del Tristan und Isolde e credo sia impossibile restare indifferenti davanti alla pagina pucciniana .
Si dice che il compositore toscano abbia pensato alla Fanciulla del West per farsi perdonare dal pubblico americano quella brutta figura del bel tenente della Marina degli Stati Uniti d’America.
“Badate , ella ci crede” avverte in Console e tutte noi corriamo a prendere i fazzoletti quando lei canterà Tu, tu piccolo Iddio” , ci voleva Pappano per riportami al ricordo di quel duetto galeotto e anche se la nostra valentissima responsabile dei Jonas Admires seguita a ribadire che noi dobbiamo soprattutto commentare le qualità artistiche e vocali dell’amato tenore non può ignorare la bomba sexi dei suoi anni giovanili , nei quali lui si costruiva una carriera serissima fatta di perdenti di lusso e nella quale ha badato bene di non mettere quel Pinkerton così galeotto.
Della povera Gheorghiu resta il vestitino verde con fiocchetto nero e molti gesti delle braccia a commentare la sua prestazione .
Credo che se Kaufmann mettesse all’asta quei Jeans sdruciti ci farebbe un bel gruzzoletto : conosco fior di signore che se li contenderebbero a suon di molta moneta.