[bing_translator]
Terzo giorno , torna il sole e la voglia di andare in giro . Vado alla ricerca della tomba di Haydn nelle catacombe del convento di San Pietro. Io penso sempre alle catacombe come qualcosa che vada per l’in giu e invece queste sono tutte in salita, scavate nella roccia e le scale sono decisamente faticose da salire. Ma ne vale la pena : dall’alto il cimitero ordinato , con le tombe coperte di fiori , ispira veramente una gran pace ,le folle turistiche si fermano intimorite da tanta pace , per fortuna.
Vicino ad Haydn c’ è anche la sorella di Mozart e soprattutto un bellissimo pannello del ‘600 con una ingenua e terrificante Totentanz… Sei riquadri con le scritte in latino e tedesco gotico , bianco e nero , mi incanto a leggermelo tutto e il ragazzo gentile addetto all’entrata mi regala la brochure , vorrei pagarla ma mi fa il gesto del regalo . Si vede che gli piace quando qualcuno si ferma a pensare in silenzio.
Serata bellissima al Mozarteum . Canta Maria Agresta e la sala tutta stucchi e ori (quante volte vista su Classica ) è pIena di un pubblico particolare , raffinato , non mondano. Il programma parte da una preziosa aria barocca e prosegue con intelligente cronologia con testi in francese e in italiano. Un repertorio inedito per i più da queste parti , forse anche inusuale , ma la splendida vocalità di Maria conquista tutti e alla fine è proprio con un’ovazione che la salutano dopo i due festeggiatissimi bis. Intorno a me signore tedesche mi fanno i complimenti per la felice serata, hanno capito che ero italiana.
Vado a salutare Maria , garbata e felice del successo , elegante nei due abiti messi nelle due parti del programma , come una vera diva salisburghese , solo molto più elegante di molte blasonate cantanti d’oltralpe. Il suo accompagnatore ha avuto una incertezza iniziale , lei molto carinamente ha sorriso… C’era a salutarla anche , orgogliosissimo , il maestro Gianandrea Noseda , Maria non solo è una nuova grande cantante , ma anche una donna deliziosa. Il marito sorridente e orgoglioso le stava vicino. Spero di poterla risentire presto nei nostri teatri , giovane e bella saràsicuramente tra poco una diva , ma sono sicura che non perderà la sua aria serena di chi è sicura del proprio canto e della propria professionalità. Complimenti Maria!
Adriana ti ringrazio per questa delicata e dolce pagina dedicata all’amatissima voce di Maria Agresta.
Le tue parole mi rendono partecipe del clima che hai respirato al Mozarteum, finalmente un pubblico colto ed attento che sa distinguere il bello!
Maria è un’artista speciale ed una persona eccezionale, anche se non le manca nulla per essere una Diva, conoscendola, credo resterà sempre l’elegante signora che con semplicità e dedizione ci regala la sua arte preziosa ed in perenne crescita.
Tanto per la cronaca: il programma presentato a Salisburgo era il medesimo del concerto scaligero; da segnalare l’impeccabile pronuncia francese che ancor meglio rende la finezza delle pagine proposte.
Ho detto solo quello che ho provato , una voce forte , limpida , educata.
Molto contenta per il bel concerto al Mozarteum e l’incontro con Maria Agreste. Parlando di altre cose, più o meno serie, per le eventuali giornate di sole: il Fischkrieg è un posto simpatico per pranzare alla buona, litteralmente sotto i castagni, li sul fiume, all’altezza del ponte pedonale, riva sinistra. Sulla riva opposta, si scorge la statua di Karajan, nel giardino davanti alla sua casa natale (benché fosse nato all’ospedale…), ormai una banca. http://www.fisch-krieg.at/
Ripassando poi a Michael Haydn, i suoi affezionatissimi Benedettini gli hanno messo un monumento funebre (non dico cosa contiene) nella chiesa dell’abbazia di S. Pietro, in una capella sulla destra, ed è dinanzi a questo che il giovane Schubert è venuto ad inchinarsi. Michael Haydn abitava modestamente in una casa appartenente al monastero, che si trova accanto al portale d’ingresso al camposanto dalla parte sinistra, vicino al keller che frequentava (ormai piuttosto turistico) e l’antichissimo panificio, sempre in operazione, pure una delle bocche dell’Almkanal proveniente dai prati alpini che da secoli forniva l’aqua potabile di Salisburgo fino all’ottocento. A proposito della chiesa dell’abbazia, tutta imbaroccata nel 700 da un abate ambizioso, la Messa in Do minore, incompleta, di Mozart fu data qui, il 26 ottobre 1783, la vigilia della sua ultima partenza da Salisburgo.
Casa natale di Mozart? Circolare, non c’è niente da vedere. L’hanno rovinata nell’anno Mozart 2006, e voglio proprio dire rovinata.. Bello è il cimitero di S. Sebastiano,sulla Linzergasse, riva destra. Monumento a Paracelso sulla scalinata che scende dalla chiesa al camposanto. Il Gabrielskapelle, curioso mausoleo di Wolf Dietrich, che non è sempre aperto al pubblico, ma la storia (molto interessante) è posta all’esterno in più lingue. In mezzo ai boschi sul Kapuzinerberg, il Monte dei Cappuccini, si puo’ ancore intravedere la villa di Stefan Zweig. La casa c’era gia da secoli, ci andava Nannerl Mozart ad impartire lezioni di pianoforte alla famiglia che vi abitava.
Ecco, basta, chiudo, ma queste cose i turisti non le sannoe.
Fantastica! Ma tu ci hai vissuto qui? Piove tanto , io oggi non ho proprio voglia di gurare…l
Ah, ah,ah! eppure te l’avevo detto, mesi fa, che l’ombrello era indispensabile a Salisburgo. Domani pero’, e martedi, ci sarà un solleone, secondo le previsioni. Quando le montagne riappariscono, vale la pena prendere la funicolare per la fortezza (è come un piccolo villaggio dentro il recinto – da bere, da mangiare) ma soprattutto c’è un panorama spettacolare. L’Untersberg (dove dorme Carlomagno con tutta la sua corte, in una caverna di ghiaccio) una presenza stupenda che non s’indovina neanche, un giorno di pioggia. Anche la visita della fortezza è interessante, l’organo meccanico che svegliava i cittadini prima dell’alba, la grande sala medioevale dipinta, tante storie che risalgono al Juvavum dei Romani. Peccato che sei sulla riva destra (mi sbaglio?), altrimenti la visita delle sale della Residenza è molto indicata per una giornata di pioggia. Dico per dire. Caso mai smettesse….
Io vengo oer la musica, stasera e’ previsto un concerto straordinario. Ho dormito come un sasso due ore….