Non ho mai subito il fascino dei mercatini di Natale e anzi ogni volta che , per coincidenze teatrali sono capitata a Monaco di Baviera in concomitanza delle festosa fiera natalizia ho sempre preso vie traverse per non attraversare Marienplatz.
Questo però non riesce a spiegarmi l’accanimento feroce di chi pensa di colpire i propri simili puntando proprio alla folla in festa che serenamente passeggia tra le casette illuminate.
Credo sia la terza volta che folli menti malate aggrediscono proprio in questi giorni e in questi luoghi di festa in Germania.
C’è un filmato terribile che mostra le persone che cadono come falciate da un vento irreale, e penso che il Suv che correva veloce aveva sicuramente davanti agli occhi la cattedrale gotica che si staglia in fondo al percorso tradizionale e sereno.
Per molte generazioni passate il popolo tedesco non è stato amato in Italia , la Storia ci faceva nemici anche se adesso fortunatamente il senso da fratellanza europea ha spento gli odii passati e in questo particolare momento in cui di nuovo l’ira feroce di chi aveva trovato accoglienza e lavoro in terra tedesca colpisce nelle più tradizionali tradizioni quel popolo mi sento colpita da un senso di angoscia e di fratellanza forte con chi credo veramente non meritasse questo ennesimo ultimo affronto.
Ex DDR , culla di rigurgiti nazisti , da lì parte tutto questo esplodere di odii repressi , irragionevoli nostalgie , violenze rinnovate.
Sassonia e Turingia , regioni antiche di storia e cultura soffocate dal quel regime comunista esasperato sono diventate la culla della rinnovata follia xenofoba.
Non so se basteranno studi di sociologia e psicanalisi per spiegare i folli gesti criminali.
Io so solo che quelle luci di Natale si sono spente un po’ anche nel mio cuore.