Di tutti quei chili di carta che il giornale Il Mattino di Napoli ha dedicato all’incontro con Jonas Kaufmann c’era ben poco da serbare.
Articoli sulla sua vita di cui ogni sua seguace potrebbe recitare il testo ,foto delle sue interpretazioni più note che stanno in ogni galleria di grupie degna di questo nome.
Ma nel momento di alleggerire i poderosi tomi che per tre giorni ci hanno inondato di ogni notizia riguardante il Nostro ( e povera la Laura Fontana che volenteriosissima tradurrà il tutto!) mi sono soffermata su una foto sbiadita , forse l’unica immagine inedita e tutto sommato curiosa che lo riguardasse.
Credo sia un fotogramma di quel Così fan tutte strehleriano di cui resta una copia nelle teche Rai e che fu prodotto dal Piccolo Teatro di Milano.
Jonas ne parla spesso anche perché quel suo incontro col grande uomo di teatro italiano gli aveva aperto gli occhi su come affrontare senza ripetersi i personaggi che avrebbe interpretato nella sua carriera.
Giorgio Strehler morì durante le prove , il giorno di Natale e quella messa in scena fu molto triste e molto inchiodata alle indicazioni del Maestro.
Nella foto sbiadita Kaufmann , con ridicola parrucca bianca settecentesca è a dorso nudo , magrissimo e la Sovrintendete del San Carlo Rosanna Purchia , all’epoca assistente di Strehler, ricorda quel ragazzo che sembrava più un scugnizzo napoletano che un tedesco.
Ho voluto anche serbare un articolo sulla sua visita al Conservatorio di San Pietro a Maiella nel cui libro d’onore accanto alle firme di Richard Strauss e di Toscanini ora c’è anche la sua.
La sua dedica è commovente e la riporto così come lui l’ha scritta : “ come un napoletano e un musicista “di tutto cuore” sono qui senza parole in questo tempio della mia passione. Metto la mia firma con le mani che “timbrano” in questo libro santo di storia della musica.
I fortunati accompagnatori di Kaufmann in questa visita lo hanno visto ritornare il bambino che assaporava come gustosissimi dolci quei segni vergati su carte ingiallite da mani sapienti e mentre li assaporava li canticchiava tra sé e sè come un sussurro che tutti hanno ascoltato in religioso silenzio.
Il disco Dolce vita , per sua ammissione è destinato principalmente al mercato di lingua tedesca ma la sua visita a Napoli non è stata solo promozione .
E’ stata un regalo che l’uomo colto si è fatto e se questo ha voluto dire uno stop al suo calendario personalmente glielo perdono molto volentieri.
Veramente la dedica di J.Kaufmann é commovente,e dimostra una grande sensibilità.Grazie per riportarla.L’articolo molto curioso,anche la foto!!!
Intanto qui in Italia la “critica” seria lo sta sbranando …..un vero disastro la diretta radio….spero gli serva la lezione
Credo di avere raccontato davvero questa due giorni napoletana…ma la chiuderô con i miei ricordi personali che avranno ovviamente molto meno successo ….
Grazie per l’articolo, e mi piace la foto, anch’io spero lo stesso, Jonas è una persona eccellente e un grande artista, e tutti gli amiamo moltissimo ♥