Molti pensieri affollano la mia testa mentre leggo i giornali la mattina.
Non ultimo quello che in anni lontani , quando ero ancora attiva in politica , riguardò una mia dichiarazione ad una radio locale circa la posizione da prendere in non so più quale conflitto lontano , del quale noi italiani come al solito eravamo né-né, pacifisti a gogò.
Ricordando Macchiavelli e il suo Principe , soprattutto ricordando la posizione che il mio piccolo partito aveva nei confronti dell’Europa dissi un paio di cose molto impopolari .
La prima era che se vuoi la pace devi preparare la guerra ( evitando il latinorum sperando di essere meno radical-chic) e la seconda che l’Europa non sarebbe mai stata realmente una realtà concreta se non avesse avuto , come il Principe ,la borsa e la spada .
Ovviamente rimasi impopolare e forse scandalizzai anche i cosiddetti pacifisti a casa propria , in quanto al discorso che l’Europa non sarebbe stata mai una forza comune senza un esercito comune credo sembrasse un’eresia anche più grossa .
Stamani leggo che quel mio pensiero blasfemo comincia a diventare un’esigenza ineludibile , con gli “orchi” alla porte , si arriva a scoprire l’acqua calda.
La nostra Europa , così piccola sullo scacchiere mondiale , ha la forza del pensiero che si è esteso fino alla lontana America , ma oggi ha a che fare con il vecchio Impero russo e con la sua anima antica.
Ho visto ,non se provando ironia o terrore ,un commentatore molto vicino al Kremlino urlare anatemi contro Zelewski e ho pensato a Rasputin e alla Russia interna che ancora sopravvive.
Vero è che il terzo enorme incomodo è il gigante cinese , forse siamo davanti ad un vero rovesciamento mondiale, gli equilibri stanno traballando tutti.
Un po’ meno i miei vecchi principi a suo tempo vilipesi.