Come essere uscita da una grotta buia e ritrovarmi accecata dalla luce del sole : ventiquattro ore a Roma .
Un concerto , una cena , una mostra ; dopo otto mesi il primo timido viaggio vero , otto mesi di routine casalinga con tanta tv , molte ri-letture e orizzonti di mare a tutte le ore del giorno , di fiori con nascevano in giardino , di ricordarsi la mascherina per uscire .
Con i carissimi amici di sempre , preziosi anche di più ora che questa chiusura lunghissima mi mette davanti in maniera quasi crudele quanto pesano gli anni che mi restano.
Un concerto “ vero” a Santa Cecila : l’emozione incredibile di essere dentro la musica , pochi spettatori sparpagliati qua e la nel grandissimo auditorium , ho persino pensato che visto l’organico imponente per la Seconda di Rachmaninov forse erano più loro di noi.
Un primo brano di Haydn con il grande violoncellista Luigi Piovano ( il suono prezioso di uno strumento raro e antico (!) e poi un direttore giovane con un bellissimo gesto sicuro Kazuki Yamada , ne risentiremo parlare.
Una cena allegra con l’amica carissima romana che ci ha generosamente aspettato nel dopo-concerto : la trattoria romana , quante volte ci sono stata con lei ! Fuori pioveva , ma solo il richiamo al coprifuoco mi ha riportato alla realtà , felicità può essere davvero anche una cena tra amici.
Poi la mattina , con quell’aria azzurra che il cielo di Roma ama puttanescamente regalare , siamo saliti al Colle .
C’era pure il cambio della guardia e dato che era presto siamo scesi fino a Fontana di Trevi , pochi turisti e tanta gioia .
La mostra Tota Italia alle Scuderie del Quirinale , una mostra di quelle che mi piacciono perché fanno pensare , una mostra “ da leggere” sulle origini del nostro paese , quando si parlavano lingue diverse lungo lo stivale e la parola Italia ancora non c’era.
Opere splendide dai vari musei archeologici , una lettura storica rigorosa e tantissimo materiale dal Museo Archeologico Nazionale delle Marche.
Un bel modo per ricominciare a rientrare nella cultura , credo veramente che non avrei potuto desiderare di più.
Rientro veloce verso l’Adriatico , motivi più seri portavano il nostro prezioso driver verso casa .
Io stanchissima e provata dalle emozioni . La casa pulita , il prato falciato , oggi però stanchissima , praticamente ho dormito sempre .