La deplorevole vicenda della scuola romana che mette tra le caratteristiche atte a invogliare l’iscrizione ai nuovi alunni il fatto che in quel plesso siano ben distinti “ i ricchi dai poveri” non è , come si può pensare solo un errore di comunicazione o peggio un pensiero condiviso tra chi ha pensato questa bella trovata per richiamare “clienti” e quella borghesia diffusa che a questi richiami offre la sponda di consenso.
In questo caso i docenti c’entrano poco , spesso e purtroppo secondo me , solo donne , preoccupate di fare al meglio il proprio lavoro in classe per poi correre nella vita vera fatta di famiglia , orari , incombenze sociali.
Il problema è nei gangli alti della scuola , nasce nelle segreterie ottuse molto di quello che la scuola offre ai suoi fruitori.
A fronte di pochi/e figure dirigenziali preparate ci sono una miriade di pseudo docenti che hanno scelto la via burocratica del comando , spesso senza avere un vero contatto con i propri collaboratori –insegnanti.
Ho passato troppi anni a margine di varie scuole ( anche se vengo da una famiglia di docenti ) in qualità di genitore e /o operatore culturale impegnato per non sapere che a scuola si combatte soprattutto contro l’imbecillità di vertice.
E’ sempre riduttivo parlare di sé , ma quando si è visto uccidere una bellissima attività teatrale classica in una scuola a carattere umanistico per ribadire attraverso una serie di norme burocratiche che certe esperienze non sono in linea con le norme scritte non ci si meraviglia che dalla scuola escano certe belle iniziative classiste come quelle della scuola romana.
Ho passato anni ad ascoltare in convegni dedicati le geremiadi contro l’ottusità di vertice , la pietra d’inciampo delle iniziative migliori è sempre nascosta tra le pieghe burocratiche che uccidono il vero rinnovamento della scuola italiana che invece ha i suoi meriti proprio nella qualità diffusa dei docenti ,nell’ampiezza dei programmi che spesso ahimè si arretrano “ all’utimo trimestre “ per cui si lasciano fuori le ultime pagine del programma , quello poi che spesso saranno il tema della verifica finale di valutazione degli studenti.
Questa mia modesta riflessione “ a margine” potrebbe aprire un vero momento di riflessione sul tema.
Sarei contenta di avere contribuito ad aprire una finestra chiusa , dietro i cui vetri impolverati si nascondono tanti problemi irrisolti che riguardano la vera formazione dei futuri cittadini.