Il mio blog non parla di politica : è’ nato con una vocazione musicale e si è limitato a raccontare di musica salvo poi sforare nel mondo reale quando la realtà era troppo incombente per tacere su tutto , in fondo il mio blog è una specie di barometro della mia coscienza ,
Poi succedono tali e tante cose nel mondo che diventa difficile perlomeno non fare una riflessione.
Ovviamente ho le mie idee politiche ( e chi non le ha) ma le mie idee ormai poco si accompagnano ad una bandiera di partito.
Fino a qualche tempo fa ( non molto in effetti ) avrei scritto che non ha più senso parlare di destra e sinistra , tale era la confusione delle sigle e degli accorpamenti.
Poi succedono cose …che i sondaggisti non riescono ad interpretare , qualche volta si resta stupiti dell’elezione di Trump in USA, dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa , ma contemporaneamente le elezioni in Austria , in Olanda e soprattutto in Francia ci dicono che il mondo non gira solo dalla parte sbagliata .
Poi succedono cose e Theresa May ha i suoi problemi a formare un governo e The Donald ha qualche gatta da pelare con il suo Russiagate
Poi succedono cose , non tutte e non certamente riconducibili al mondo tradizionale della politica in senso stretto e questo avviene un po’ dappertutto in Europa e non solo.
Sembra che l’elettorato nei paesi democratici cerchi di ritornare ad una capacità di essere artefice del proprio destino.
Nel nostro piccolo , perché l’Italia è veramente un piccolo paese del sud dell’Europa, anche noi abbiamo i piccoli ripensamenti dell’elettorato , le gloriose falangi grilline che calarono su Roma e Torino sgomentando molti hanno solo fatto capire all’elettore medio che una cosa è discorrere e un’altra è saper governare davvero.
La velocità della luce è niente in confronto all’evolversi rapidissimo degli eventi della politica nel nostro tempo “fermate il mondo , voglio scendere!” verrebbe da gridare mentre assistiamo alle migrazioni bibliche dei popoli poveri nella nostra vecchia Europa ,mentre ci stiamo abituando anche al periodico riaffacciarsi crudele delle immagini di un terrorismo che non sembra trovare argini o possibilità di essere fermato perché è un male nato dentro di noi e sarà molto difficile fermarlo.
Passava in Tv le scorse settimane una serie per me interessante : raccontava il 1993 nel nostro paese e mi ha fatto molta impressione rivedere con occhi appena un po’ più distanti in prospettiva una realtà che avevo vissuta tanto da vicino da non averne colto al momento la portata storica per quello che stava succedendo.
Una fiction molto triste , molto amara nella quale si vedevano la miopia dei capi di partito , la spregiudicatezza degli arrivisti , la logica gattopardesca del tutto cambi perché niente cambi . Parlava infatti di Mani pulite.
Ah, Mani pulite. Ahimé.
Ancora un bel biglietto, condivido in pieno.