I microfoni di Colonia

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Di cosa parliamo oggi? Ovviamente dei microfoni che non hanno funzionato a Colonia, gravissimo evento sullo scacchiere internazionale. Certo che la tournée del caro Kaufmann non è cominciata nel migliore dei modi, probabilmente anche perché un cantante d’opera non è così bene attrezzato come un qualunque rocker di periferia con casse da sballo e Tir al seguito pieni di attrezzeria acustica. Quindi lui e il suo direttore/ amico prima se ne vanno contenti alla partita poi con l’orchestra della radio bavarese vanno a Colonia sereni e non sanno che le orecchie della gente ormai sono mal tarate sul suono naturale della voce umana. Il disco Du bist die Welt fur mich è entrato nelle graduatore in Germania e credo anche in Austria, ma nelle orecchie della gente è entrato quel suono lì, quello del disco, bello patinato, da mettere a palla nell’impianto auto della macchina. Cosa che peraltro faccio anch’io quando mi voglio rilassare, ma ben diverso è il suono dentro un Auditorium bello grande come mi pare di avere visto dalle foto essere quello magnifico di Colonia.248137-45073I36570

Il nostro eroe cantava e il pubblico, o parte del medesimo, ha cominciato a rumoreggiare…perché non arrivava la voce oltre le prime file.Sgomento e imbarazzo, cito le fonti della stampa locale e poi ahinoi esce anche un articolo velenoso di cronaca che di cronaca ne ha poca , ma che parla del bel “donnaiolo” e allora le vestali di tutto il mondo si sono unite nella difesa d’ufficio del cantante, magari mescolando questioni di vita privata neanche poi tanto vere a mio avviso. In effetti perché prendersela con lui se i microfoni erano tarati male, forse sarebbe stato più logico prendersela un po’ anche col direttore/amico che certe cose le doveva curare anche lui un po’ di più. Ma tant’è. La serie dei concerti proseguirà con successo, spero che la lezione l’abbiano capita .

Ma signore mie, anche se qualche sconsiderato offende il divino tenore non c’è bisogno di scendere in piazza lacerandosi le vesti. Peggio sarebbe stata una stecca a Salisburgo dove mi pare che invece il caro giovine abbia incantato le folle presenti e non solo.L’invidia è una brutta bestia e sicuramente non ne sono esenti anche i giornalisti che scrivono di musica , spesso si tratta di gente che magari avrebbe voluto un’intervista in più che gli è stata negata per mancanza di tempo oppure una maggiore attenzione alle loro personcine perché è risaputo che lo startenor piace a tutti e tre i sessi.