Sempre sulla tratta adriatica ma questa volta verso il mitico nord a bordo di un Freccia bianca .
Mi sento più sicura e poi soprattutto non devo cambiare , la vita sembra meno complicata ma non avevo fatto i conti con l’imponderabile Trenitalia .
Tre Pesaro e Rimini la voce celeste ci comunca che per un controllo ( non meglio specificato ) su treno precedente ripartiremo con dieci minuti di ritardo che poi seraficamente diventano venti , trenta ,…per poi arrivare alla festosa ripartenza ai cinquanta
. Penso che il controllo debba essere stato molto accurato e che forse stavano cercando un pericoloso terrorista , forse il cervello di tutte le operazioni terroristiche passate presenti e future .
Non ci è dato saperlo , anche la componente “mistero” aggiunge fascino al viaggiare nel bel paese..
Intanto scatta la solita solidarietà tra compagni di avventura , si ripete l’effetto Ombre rosse , magari con meno allegria della tratta country verso Roma . Qui la gente deve prendere aerei , connessioni urgenti per lavoro ma l’aria del ” vogliamoci bene” cara a una consueta cinematografia casalinga c’e tutta.
Poi la magica Trenitalia che aveva vantato tramite la voce celeste che saremmo stati gratificati di un bonus qualora fossimo arrivati con ritardo tra i trenta e i cinquantanove minuti ( e dopo un’ora niente?) ha invertito la tendenza e corri …corri siamo arrivati a Milano Centrale esattAmente con un ritardo di ventinove minuti . Magica Italia !
Anche molto aneddotico!!! Qui succede l’stesso!!!
Anni fa andavo spesso a Lago di Garda,anche avevo preso parecchie volte il treno a Milano,cuasi sempre arrivavo in ritardo!!! Non è cambiato molto!!
L’Italia é ancira divertente ?
Trenitalia! Sarebbero dunque le FFSS della mia gioventù? Ho percorso l’Italia in lungo e in largo, da Vintimiglia a Bari, da Brindisi a Chiasso, da Pisa a Venezia, e tutti i posti di mezzo. L’accelerato che andava a passo d’uomo da Follonica a Livorno, il diretto (scherziamo), nonché il direttissimo, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Milano. Paniniiiiiiii acquistati attraverso lo sportello durante una breve sosta del rapido. La persona che tira fuori dal sacco una bella lattuga e l’offre cortesemente “Vuol favorire?” prima di mangiarla cosi com’era. I giovani col mangiadischi che ascoltano Rita Pavone. L’amica australiana che mi chiede “Adesso dove siamo – Gabinetti?” “No, Ancona”, (si, proprio Ancona) e le spiego cosa vuol dire la parola scritta vistosamente in grande, bianco su nero. Vidi per la prima volta dal treno il Lago di Como, e m’innamorai del Bel Paese.
Si erano le ferrovie dello stato , hanno solo cambiato nome