Tutto cambia , in molti casi si scopre l’acqua calda:
avevo scritto poco tempo fa di quanto ciascuno di noi fosse poco protetto nel proprio privato e adesso scopriamo che i social possono influenzare anche la politica , ma davvero eravamo tutti simili a Biancaneve ?
Inutile correre ai ripari dopo che i buoi sono scappati dalla stalla e sprangare il nostro profilo .Tanto ormai di me sanno tutti di tutto e francamente non mi dispiace più di tanto.
Mi irritano però le mutazioni coatte di costume e oggi vorrei segnalare una tendenza a mio avviso demenziale circa la moda della cosiddetta alta cucina che ha invaso il costume della tavola.
Adesso lo spaghetto lo si presenta così: un cestinello arrotolato in mezzo al piatto con sopra , trionfalmente a scelta : uno scampetto , un riccioli di basiliso , una qualunque erba , possibilmente esotica.
Ma dove è finito il bel piatto di pasta fumante della nostra giovinezza?
Tutti gli improvvisati chef “ de noaltri” preparano su piatti grandissimi porzioni microscopiche di cibo , possibilmente poco reperibili sul mercato , dai nomi misteriosi.
La moda dei programmi televisivi di cucina dilaga , giri i canali e trovi sempre qualche baldo giovine che con coltelli affilatissimi , in pentole lussuose ci racconta cose un tempo buonissime che vengono rigirate e pasticciate e non parlo solo della tv italiana , anzi tutto sommato la valanga di informazioni culinarie è abbastanza contenuta , in Francia e Germania è peggio . I cuochi imperano ad ogni ora in ogni canale.
Fantastiche pubblicità ci raccontano del brodo pronto e penso con tristezza a quando il brodo si faceva semplicemente mettendo a bollire la carne con gli odori ma questo procedimento arcaico mette in difficoltà le giovani generazioni troppo impegnate a realizzarsi nella vita e nelle professioni .
E’ come una piramide rovesciata .Le cose semplici non si fanno più , in compenso l’arte raffinata della cucina è la conquista di chi non ha mai fatto un uovo al tegamino .