Ho ancora in testa alcune parole di Gerard nel famoso monologo , rilflessione quando cerca di screditare il poeta Chénier : nemico della Patria …e poi conclude : son sempre un servo…e un finale da perfetto socialista inizio Novecento : fare del mondo un Pantheon….
Non a caso l’aria era molto amata dai nostri vecchi , è un bellissimo manifesto , programma , ahimè utopisticamente mai realizzato .
L’ìItalia conobbe poi il terribile periodo fascista , l’opera andò nel dimenticatoio retorico , più del romantico poeta restò nel cuore di molti quell’afflato universale del bel socialismo d’antan.
Ma non ricordavo la chiusa originale dell’opera , oggi i registi la cancellano ! Sono andata a rileggermi il vecchio libretto azzurro Sonzogno : Gerard piange mentre cala la ghigliottina sugli sfortunati amanti : ha in mano il biglietto di Robespierre con la risposta : Mème Platon a banni les poetes de sa Repubblique;
morì sulla Ghigliottina esattamente quattro giorni dopo Chénier.
Mi riguardo l’opera , grazie al mio archivio , in gran parte merito di un’amica preziosa , mi incanto a vedere la bravura degli interpreti, tutti ,e penso al grande messaggio politico dell’opera .Anche il famoso Improvviso in realtà è una bellissima denuncia , passano gli anni , anzi ormai i secoli ; si crede che al giorno d’oggi non ci siano più le ingiustizie , le classi sociali.
Niente di più illusorio , l’ascensore è fermo perlomeno da un paio di generazioni .Il vento di Destra che corre dalla Finlandia alla Turchia è solo la manifestazione superficiale di un immobilismo politico che ha privilegiato un fittizio benessere piuttosto che una risposta ad una vera giustizia delle classi sociali.
La ribellione fa paura , ma basterebbe anche solo leggere un libretto d’opera , non a caso di Luigi Illica , per capire molto cose di più sul nostro disastrato mondo attuale.