Ho riportato tra i ricordi di quest’estate musicale un CD particolare , regalo di un amico che mi ha regalato la voce di un altro amico .
Nei giorni del silenzio di mezz’agosto , tutto si ferma e con calma ascolto le esotiche melodie di Antonin Dvorak cantate da Pavol Breslik.
Sono Lieder lontani dal nostro gusto corrente , la lingua çeca è dolce , le melodie suggestive.
Ad un primo ascolto sono tutte molto simili anche se il programma si divide in tre parti : una prima si chiama Cipressi, la seconda Canzoni della notte e la terza Canzoni gitane.
Una melodia in particolare mi ha colpita , forse perché la linea melodica è più chiara alle mie orecchie ,fa parte della raccolta gitana ed è intitolata : Mia madre mi ha insegnato, credo di’ interpretare .
Partendo da questa musica forse più facile sono entrata lentamente in questo mondo di nebbie , di lontane pianure , di strade di fango.
La voce di Pavol è morbida come la lingua in cui canta , una lenta suggestione avvolge l’ascolto.
Ho capito che questo cd finirà in macchina , come il precedente di arie mozartiane , i dischi di Pavol sono piacevolissimo sottofondo alla guida , ma assolutamente questo non va letto come un valore riduttivo , solo che la bellezza in tutte le sue forme mi distende e mi accompagna con la calma raffinata di una voce bellissima.
PS. Il video del piccolo canto è sulla pagina Fb.
Bella descrizione! Niente affatto – la scelta di CD per la macchina è molto importante. Un quartetto feroce di Beethoven per l’ingorgo….
In macchina ho una piccola discoteca , alterno davvero a seconda dell’umore .e del traffico