Torno a parlare di fotografia anche se in realtà il mio è come sempre un discorso musicale. Mattino presto, casa, un giorno di sole: sento musica come al solito.
Passo distrattamente nel piccolo ingresso e mi colpisce uno strano effetto luce su un quadro.
La tela non è granchè, un modesto paesaggetto, appartiene al mio periodo pittorico : in effetti ho fatto di tutto negli anni, dopo la pittura sono venute le
poesie, poi i libri, il teatro, il blog e via via vivendo.
La cosa che mi colpisce è un effetto di luce arcobaleno sul quadro, devo cercare da dove provenga quella luce e attraverso una ricerca sulle ombre la trovo in un prisma del lampadario al piano di sotto.
Mi piace tantissimo questo cammino della luce che trasforma in maniera surreale una tela modesta e corro a prendere l’Ipad per fotografarlo .
Capisco però che si tratta di un effetto magico solo perché è accompagnato dalla musica, l’incanto non è il banale effetto rifrangente, è il momento dell’alzata del sole di Eine Alpen Sinfonie che sto ascoltando, “die sonnenaufgang,” l’alba.
Il sinfonia mi è particolarmente cara, in modo particolare legata al ricordo di chi mi regalò il CD.
Fu mia sorella Renata tanti anni fa: ricordo che durante un mio breve soggiorno a Firenze, assolutamente lontano dal mio compleanno lei tirò fuori questo disco dicendomi: un regalo di compleanno, quando ho sentita questa sinfonia a teatro ho pensato a te che ami la montagna e te l’ho comprato, così, per condividere.
Era fatta così mia sorella, aveva nei miei confronti dei moti gentili di vicinanza dell’anima , una vicinanza fatta di cose piccole e grandi, cose sussurrate e non dette.
Ieri mattina la luce trasformata nei colori arcobaleno sul mio piccolo quadro , la musica tanto amata , i miei ricordi della montagna lasciati indietro come tante
altre cose della vita quando nel cammino degli anni ci si lascia indietro piano piano tutto un vissuto mentre insieme si resta legati anche a chi ci ha lasciato
,ma solo materialmente , mi sono sembrati un messaggio , una carezza dall’altrove , da quel “nowhere” da cui Renata ieri mattina mi salutava attraverso quel prisma che in maniera del tutto casuale si andava a rifrangere ul mio quadretto col magico effetto arcobaleno.
Banale considerazione sul mio blog: i miei carissimi lettori mi perdoneranno , ma se in questo periodo di astinenza musicale mi rifiuto di correre dietro ai patetici ricordi rispolverati che nei siti dedicati allo startenor fioriscono in abbondanza , resto attenta ai programmi , alle molte segnalazioni future e ricomincio a preoccuparmi : al solito il calendario in lontananza si infittisce e riprende la lotteria .
Non sarà che di nuovo qualcuno rimetta , come si dice , troppa carne al fuoco?
Uffa! Ben detto.
Vedrai se non succede quello che dico io…
Hai ben ragione
Mando messaggi…subliminali…
A buon intenditor poche parole.