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Un incontro consueto ,, di quelli che la ROH manda in streaming regolarmente prima di ogni Prima : una intervista generica , i cantanti in fila , quattro chiacchiere sull’autore Massenet , le differenze tra la musica francese e quella tedesca o italiana.
Ma c’è Jonas Kaufmann . non è solo il protagonista dell’opera , è anche lo startenor che riprende dopo tanti anni un suo ruolo carismatico e lo fa con il suo caro amico Sir Tony Pappano , in questa estate londinese che vede questo titolo come spettacolo di punta della stagione.
Ma c’è una perla nascosta nella conversazione quando il conduttore chiede ai cantanti Il senso dei loro ruoli e tutti seriamente rispondono cercando di spiegare il modo di affrontare il personaggio , le motivazioni di una scelta .
Ma è allora che il sornione Jonas se ne esce con una clamorosa boutade accompagnata poi dalla sonora risata che spiazza anche l’intervistatore molto british: nel melodramma la soprano ama il tenore , nessun equivoco possibile!
E con questo chiude tranquillo , non c’è più storia.
Tutto il resto è burla , pare sentirlo trasformarsi verdianamente in Falstaff e compagni. Non andrò a Londra , una decisione presa da tempo perché preferisco serbarmi il ricordo di un Werther che fu ,ma adesso un po’ mi dispiace perché credo sia affascinante vedere ancora una volta il grande istrione entrare in scena per suicidarsi , masticando un orsetto gommoso , lui che ha spesso dichiarato che è veramente matto uno che si spara per amore e poi riesce a trasformarsi a vista nel dolente eroe ghoetiano che tutti abbiamo amato perdutamente